Organismo di vigilanza
Con delibera del 19.02.2013 il Consiglio di Amministrazione di Istituto Luce Cinecittà , al fine di adeguare il sistema organizzativo della Società alle previsioni del D.Lgs 231/2001, ha adottato un rinnovato Modello di Organizzazione e Controllo ed un Codice Etico – parte integrante del Modello stesso – che, come è noto, costituiscono quel complesso di regole, strumenti e condotte idonei a prevenire comportamenti penalmente rilevanti ai sensi della predetta normativa.
Elemento qualificante dell’intero sistema delineato dal D.Lgs 231/2001 è la previsione di un Organismo di Vigilanza preposto a vigilare sul funzionamento e l’osservanza del Modello adottato, curandone, altresì, l’aggiornamento.
L’Organismo di Vigilanza, nominato dal Consiglio di Amministrazione, è dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo.
Con delibera del Consiglio di Amministrazione del 15.06.2020 sono stati nominati componenti dell’Organismo di Vigilanza i signori:
Presidente: Marco Tani – compenso lordo annuo: Euro 13.000 per la carica – CV
Dichiarazioni 2022 – Dichiarazioni 2023
Membro: Simone Maria d’Arcangelo – compenso lordo annuo: Euro 8.000 per la carica – CV
Dichiarazioni 2022 – Dichiarazioni 2023
Membro: Alessandro Porcellini – compenso lordo annuo: Euro 8.000 per la carica – CV
Dichiarazioni 2022 – Dichiarazioni 2023
(pagina in fase di aggiornamento)
Nello svolgimento dei compiti previsti dal D.Lgs 231/2001, l’Organismo di Vigilanza può interloquire direttamente con tutte le unità organizzative della Società al fine di ottenere informazioni e dati ritenuti necessari all’espletamento della propria attività.
Tutti i dipendenti e tutti coloro che operano al perseguimento dei fini della Società sono tenuti ad informare tempestivamente l’Organismo di Vigilanza in ordine ad eventuali violazioni del Modello o dei suoi elementi costitutivi nonché su ogni altro aspetto rilevante ai fini dell’applicazione del D.Lgs 231/2001. A tal fine è attivato l’indirizzo di posta elettronica odv@cinecitta.it.
L’Organismo agisce in modo da garantire i segnalanti contro qualsiasi forma di ritorsione, discriminazione o penalizzazione, assicurando altresì la riservatezza dell’identità del segnalante, fatti salvi gli obblighi di legge e la tutela dei diritti della società o delle persone accusate erroneamente e/o in mala fede.