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21 Novembre 2013

Una stella sul Walk of Fame per Bertolucci

Bernardo Bertolucci ha concluso il suo viaggio americano facendo tappa finalmente sulla stella che Hollywood già da cinque anni gli ha dedicato sul Walk of Fame. Un omaggio, rinviato dal 2008, quando

LOS ANGELES –

Bernardo Bertolucci
ha concluso il suo viaggio americano facendo tappa finalmente sulla stella che Hollywood già da cinque anni gli ha dedicato sul Walk of Fame. Un omaggio, rinviato dal 2008, quando la stella fu stampata sul marciapiede più glamour del mondo per celebrare la sua storia e i suoi molti Academy Awards. E dirgli un grazie per l’entusiasmo con cui ha vissuto la settimana losangelina, iniziata con l’anteprima hollywoodiana de L’ultimo Imperatore in 3D al Chinese Theatre e proseguita con la masterclass organizzata da Luce Cinecittà alla prestigiosa UCLA dov’è stato anche presentato ad una platea esclusiva  Me and you, versione americana di Io e te, il suo ultimo film. Infine il “battesimo” di Paolo Sorrentino, sulla strada dell’Oscar® per il miglior film in lingua straniera e l’affetto che Bertolucci ha ricevuto dalla comunità italiana e dal pubblico di Cinema Italian Style, dove ha ricevuto, proprio insieme a Sorrentino, il Premio ideato da Vehrnier, e ha percorso sulla sua “sedia elettrica” anche il red carpet, lasciandosi fotografare in una terna super, proprio con Gabriele Muccino e Paolo Sorrrentino.

La grande bellezza
ha fatto tappa intanto a Denver, dove il film è uscito, e, ancora con Cinema Italian Style, a Seattle, dove il film è stato accolto con grande entusiasmo. Al SIFF Cinema Italian Style 2013 ha proposto anche Viaggio sola, Miele, Viva la libertà, presentati da Maria Sole Tognazzi, Jasmine Trinca, insieme alla produttrice del film Viola Prestieri e dal regista Roberto Andò.

Cinema Italian Style – che prosegue con la rassegna dei documentari italiani all’Istituto di cultura, si conclude con l’omaggio a Federico Fellini, in programma sabato con una serata speciale: La dolce vita in versione restaurata e Che strano chiamarsi Federico, di Ettore Scola in anteprima americana.   

(Laura Delli Colli )                                                  

 
 


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