24 Gennaio 2014
Piccola Patria: le sale dal 24/04
Due ragazze cresciute tra feste di paese, raduni indipendentisti e rigurgiti xenofobi, e il loro desiderio di andare via ad ogni costo. Dal 10 aprile al cinema
In sala dal 10 aprile con Luce Cinecittà Piccola Patria di Alessandro Rossetto, film ambientato nella provincia del Nordest italiano che racconta la storia di due ragazze e del loro desiderio di andare via dal piccolo paese dove vivono. Luisa (Maria Roveran) è piena di vita, disinibita, trasgressiva; Renata (Roberta Da Soller) è oscura, arrabbiata, bisognosa d’amore. Le vite delle due giovani raccontano la storia di un ricatto, di un amore tradito, di una violenza subita: Luisa usa Bilal (Vladimir Doda), il suo fidanzato albanese, Renata usa il corpo di Luisa per muovere i fili della propria vendetta. Entrambe vogliono lasciare la piccola comunità che le ha cresciute, tra feste di paese e raduni indipendentisti, famiglie sfinite e nuove generazioni di migranti presi di mira da chi si sente sempre minacciato. Luisa, Renata e Bilal rischieranno di perdersi, di perdere una parte preziosa di sé, di perdere chi amano, di perdere la vita.
Dopo l’ottima accoglienza all’ultima Mostra di Venezia, dove era in concorso nella sezione Orizzonti, Piccola Patria è stato presentato in prima internazionale al Festival di Rotterdam nella sezione Spectrum, riservata a “film e registi che offrono un contributo essenziale alla cultura cinematografica internazionale”, ed è in concorso nella sezione New Talent Grand Prix del Festival di Copenhagen.
Un traguardo importante per l’esordio al lungometraggio di finzione di Alessandro Rossetto, tra i nomi più significativi del documentario italiano, già al centro nel 2010 di una retrospettiva al New York Documentary Film Festival e autore – tra gli altri – di titoli come Bibione Bye Bye One, Chiusura e Feltrinelli. Un’impronta che traspare anche da alcune scene del film, tra cui l’innesto documentaristico del comizio di Gianluca Busato, teorico del movimento indipendentista veneto, che diventa un inusuale protagonista del film. “Il confine tra documentario e finzione per me non è mai stato importante”, spiega Rossetto che commenta anche i recenti fatti di cronaca: “In una regione dove sono leggendarie dedizione ed etica del lavoro, la crisi economica ha toccato in maniera profonda i nuclei familiari. Molte famiglie dagli anni ’90 in poi si sono trasformate in piccole aziende, e questo ha fatto sì che ad essere colpiti a livello personale siano stati interi nuclei familiari. Il territorio stesso è diventato specchio della decadenza del paese. E’ su questo disagio privato che le istanze politiche indipendentiste hanno forte presa”.
La presentazione del film. La parola ai protagonisti:
Nel film le musiche sono di Bepi De Marzi, compositore vicentino che ha recuperato e in qualche modo rinnovato la tradizione del canto corale alpino, spesso usando il dialetto veneto per i testi. Suoi i canti “L’Aqua ze morta” e “Joska la rossa“, quest’ultima improvvisata durante la conferenza romana dall’attrice Maria Roveran e dal gruppo STAG a presentazione del tour musicale che accompagnerà l’uscita del film in sala.
Prodotto da Gianpaolo Smiraglia e Luigi Pepe e distribuito da Istituto Luce Cinecittà, Piccola patria è una produzione Arsenali Medicei e Jump Cut, con il contributo del MiBAC – Direzione Generale per il Cinema, con il sostegno di Regione Veneto – Fondo per il Cinema e l’Audiovisivo, BLS – Business Location Sudtirol Alto Adige, Trentino Film Commission, Friuli Venezia Giulia Film Commission, sviluppato con il supporto del Programma MEDIA dell’Unione Europea. (car.di)
LE SALE DAL 24/04:
#ROMA – Cinema Nuovo Aquila
#PADOVA – Multiastra
#MILANO – Cinema Palestrina
#MANTOVA – Cinema Carbone
#BERGAMO – Cinema Conca Verde
# SALERNO – Cinema Fatima (dal 25 al 27/4)
# PERUGIA – Cinema Sant’Angelo (dal 28 al 30/4)
VEDI ANCHE:
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– La scheda film (con foto e materiali stampa)
– Alessandro Rossetto: il mio Veneto tra indipendentisti e crisi economica