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1 Aprile 2014

Elisabetta Sgarbi: amore e resistenza. Dal 25 aprile

In occasione del 25 aprile Racconti d'amore di Elisabetta Sgarbi esce nelle sale cinematografiche delle maggiori città italiane

In occasione del 25 aprile Racconti d’amore di Elisabetta Sgarbi esce nelle sale cinematografiche delle maggiori città italiane, dopo essere stato in concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, arriva, oltre che nella capitale, a Milano, a Bologna, a Ferrara.  Un cast importante: Michela Cescon, Sabrina Colle, Rosalinda Celentano,Tony Laudadio, Laura Morante, Ivana Pantaleo, Andrea Renzi, Elena Radonicich,  per quattro storie d’amore e di Resistenza ispirate ai racconti di Sergio Claudio Perroni, Fausta Garavini, Giorgio Bassani e Tony Laudadio e – con le musiche di Franco Battiato – prodotto da Betty Wrong e distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Scritto e girato a 70 anni dalla strage del castello di Ferrara raccontata da Giorgio Bassani e da Florestano Vancini nel film La lunga notte del ’43, l’’argomento del film è la memoria, la Resistenza, la seconda guerra mondiale ma declinata a storia di individui  chiamati a raccontare un luogo d’affezione per eccellenza della regista: il Po, il Basso Ferrarese, il Polesine. Nonostante l’ultimo episodio di Paisà di Roberto Rossellini, e i racconti di Giorgio Bassani, la Resistenza nel Basso Ferrarese e nel Polesine è stata poco frequentata, perché si è creduto che la Resistenza non fosse possibile in pianura, men che meno nelle zone del Delta. 

Invece, la pianura, i canali hanno generato una specificità della Resistenza che, anche qui, ha avuto i suoi martiri e i suoi eroi; anche qui ha generato ferite e memorie. Racconti d’amore cerca di colmare questo vuoto: due partigiani, amanti, traditi da una delatrice, ripensati e ricordati dalla loro figlia, molti anni dopo. Un fuggiasco, portato in salvo da due staffette, attraverso i canali del Delta. Micol Finzi-Contini che ripercorre le vie della sua infanzia a Ferrara, torna nel cimitero ebraico, nella sua casa. Fantasma che riappare nelle parole di Giorgio Bassani. Un pescatore di Pila cade nella rete della sua illusione, convinto che la donna più bella del villaggio, sposata, sia pronta finalmente a cadere nelle sue braccia. Ma se l’illusione mette in moto l’immaginazione e la vita, può essere molto pericolosa. Nel film, le nebbie, i canali e gli spazi d’acqua, Ferrara, la pianura e il fiume diventano sacche di tempo incontaminato, teatro di fantasmi amorosi e di desideri sospesi tra la vita e la morte.  In occasione della ricorrenza della Festa di Liberazione, in alcune sale, verrà proiettato anche il secondo film sulla Resistenza di Elisabetta Sgarbi: Quando i tedeschi non sapevano nuotare, un film dove le voci dei grandi registi che hanno raccontato la Resistenza, come Bernardo Bertolucci e Ermanno Olmi, si intrecciano a quelle delle donne e degli uomini, Lidia, Velia, Emilio, che ricordano le missioni segrete, le staffette, la paura e la morte che convivevano vicino alla scoperta dei primi amori, del ballo – il fox trot, il quick step e lo slow foot, all’energia della giovinezza.Così i tasselli di una storia mancante si compongono nella tessitura dei due film, attraverso l’immagine potente del grande fiume che ‘ci vuole bene’ come dice Olmi, un fiume che scorre senza perdere niente, ma portando la vita. Le prime saranno: Ferrara 12 aprile, Cinema Boldini/Roma 24 aprile, Cinema Nuovo Aquila/Bologna 25 aprile, Cinema Lumiere, Milano Cinema Mexico (data da definire) info: www.cinecitta.com www.elisabettasgarbi.it Elisabetta Sgarbi è Direttore Editoriale della casa editrice Bompiani. Ha esordito alla regia nel 1999. Ha ideato, e da quattordici anni ne è Direttore Artistico, il festival La Milanesiana Letteratura Musica Cinema Scienza Arte Filosofia e Teatro. I suoi film hanno partecipato ai più importanti Festival cinematografici: Venezia, Locarno, Cannes, Torino, Roma, Londra, New York.

Andrea Guglielmino

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