5 Giugno 2015
Luce Cinecittà alla Mostra di Pesaro
Con una storia di diritti negati e solidarietà, "La nostra quarantena" di Peter Marcias, e nella retrospettiva dedicata agli esordi italiani, sette opere prime di recente distribuzione
Sarà presentato alla Mostra di Pesaro sabato 27 giugno e distribuito i prossimi mesi da Luce Cinecittà La nostra quarantena di Peter Marcias, una storia che parla di diritti negati e solidarietà, lavoro e giovani di fronte a un futuro incerto. Racconta il regista: “Sono partito da un fatto di cronaca, quello della nave Kenza sotto sequestro per mesi. Un episodio dal quale si sviluppa poi il tema centrale del film che sposta l’attenzione su una questione semplice, se vogliamo perfino banale: come può un giovane studente italiano e prossimo alla ricerca di un’occupazione, addentrarsi in un terreno complesso e spinoso come i diritti del mondo del lavoro. Di qui parte La nostra quarantena, che getta uno sguardo sul nostro paese immobile e nello stesso tempo porto di migrazioni”.
Maggio 2013, porto di Cagliari. Quindici lavoratori marocchini entrano in sciopero e difendono il loro lavoro. Rinunciano volontariamente alla loro libertà nella speranza di conservare il lavoro, di recuperare i salari arretrati. La nave è la loro casa temporanea, dove dormono, mangiano, pregano, rispettano il Ramadan. Maria (Francesca Neri) è una docente dell’università di Roma che affida a un suo studente, Salvatore (Moisè Curia), una ricerca sulla vicenda cagliaritana. Un’esperienza non solo di studio ma pure di vita che porterà il ragazzo a interrogarsi sul proprio futuro. Sospeso tra precarietà e smarrimento, avverte come un senso di confusione che lo spinge ad immaginare di lasciare l’Italia. Un futuro incerto tanto quanto quello dei marinai. Tutti vittime di una volontaria quarantena.
Oltre che con La nostra quarantena, Luce Cinecittà è al festival di Pesaro con sette opere prime inserite nella retrospettiva “Gli anni dieci. Esordi italiani (2010 – 2015)”. Si tratta di Piccola patria (2013) di Alessandro Rossetto, Et in terra pax (2010) di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, Sette opere di misericordia (2011) di Gianluca e Massimiliano De Serio, I primi della lista (2011) di Roan Johnson, Corpo celeste (2011) di Alice Rohrwacher, L’intervallo (2012) di Leonardo di Costanzo e La città ideale (2012) di Luigi Lo Cascio.