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23 Luglio 2015

“La bella gente”: V settimana in sala

Quarta settimana di programmazione per La bella gente. Il passaparola tra il pubblico e i giudizi molto positivi della critica confermano la presenza in sala per l'opera seconda di Ivano De Matteo

Quinta settimana di programmazione per La bella gente. Il passaparola tra il pubblico e i giudizi molto positivi della critica confermano la presenza in sala per l’opera seconda di Ivano De Matteo, nei cinema italiani con Luce Cinecittà dal 27 agosto ( ELENCO SALE DAL 24 SETTEMBRE ).

Uscito nel 2010 in Francia, dove ha ricevuto critiche entusiaste dai maggiori quotidiani, e premiato in tanti prestigiosi festival, da Annecy a Villerupt, da Grenoble a Bastia, il film non era ancora stato mai visto dal pubblico italiano. De Matteo nel frattempo ha ottenuto successi importanti di critica e pubblico con film come Gli equilibristi I nostri ragazziLa bella gente ci regala un inedito passaggio quindi, di uno dei più originali registi del cinema italiano. Lo fa con un racconto che non ha perso una goccia di attualità e di piacere della visione, provocatorio e affascinante, sorretto da un grande cast: Elio Germano, Monica Guerritore, Antonio Catania, Iaia Forte, Myriam Catania e la rivelazione Victoria Larchenko.

La bella gente, interviste ai protagonisti:

Protagonista del film una coppia di cinquantenni di ampie vedute. Alfredo è un architetto. Susanna una psicologa. Vivono a Roma ma trascorrono i fine settimana e parte dell’estate nella loro casa di campagna all’interno di una tenuta privata. Un giorno Susanna, andando in paese, resta colpita da una giovanissima prostituta che viene umiliata e picchiata da un uomo sulla stradina che porta alla statale. In un attimo la vita di Susanna cambia, ha deciso che vuole salvare quella ragazza. Salvarla per salvare i propri ideali. Ma una ragazza straniera che fa la prostituta, può diventare altro? Può migliorare la sua condizione? E una famiglia vissuta sempre nell’agiatezza, con dei solidi riferimenti intellettuali, può rischiare di mettere a repentaglio tutto ciò che ha costruito per rispettare le proprie convinzioni?

Spiega il regista Ivano De Matteo: “Mi sono sempre chiesto se nella nostra società esistano ancora classi sociali. Apparentemente siamo solamente divisi tra chi ha i soldi e chi non ce li ha, ma ognuno di noi comunica all’altro a che cerchia appartiene e, quasi per caso, passa tutta la vita circondandosi di gente della sua stessa “specie”. La bella gente è proprio questo. La sensazione di fastidio che ho provato nasce forse dalla consapevolezza di far parte di questa storia come si fa parte di questa società pronta a far finta di nulla di fronte alle differenze e alle prime difficoltà”. Anche per Monica Guerritore  Susanna non è differente da noi. “Sarebbe un errore definire questa ‘bella gente’ come altra. Sono esattamente come noi tutti, persone che vorrebbero fare del bene ma si fermano alla superficie”. La bella gente mette in scena questa disillusione: l’incapacità di condividere realmente la propria sfera privata con il diverso, anche quando ne ha drammaticamente bisogno.

VEDIANCHE:

ARTICOLO La bella gente, il lato oscuro della borghesia illuminata (CinecittàNews)

TRAILER La bella gente

INTERVISTA  Ivano De Matteo: “Il mio film salvato dall’oblio”  (CinecittàNews)

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