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19 Maggio 2016

Mo!Doc, a Napoli la Primavera del documentario

Continua la rassegna ha portato in sala i migliori documentari italiani dell'anno targati Luce Cinecittà. Prossimi appuntamenti '1945' di Beppe Attene e 'Italian Gangsters' di De Maria

Continua al cinema Modernissimo di Napoli la rassegna MO!Doc che ha portato in sala per oltre un mese i migliori documentari italiani dell’anno, prodotti e distribuiti da Istituto Luce Cinecittà. Tutti i film proposti sono accompagnati dai rispettivi registi con serate evento. Prossimi appuntamenti il 03 giugno alle 20.00 con il documentario di Beppe Attene 1945. L’anno che non c’è, che rilegge a 70 anni dalla fine della seconda guerra mondiale e dalla nascita di un nuovo Paese, alcuni termini-chiave della nostra storia recente. Il racconto di un passaggio storico memorabile attraverso le parole di alcuni suoi imprescindibili protagonisti – politici, intellettuali, militari, combattenti, gente comune – con le voci di Massimo Ranieri e Ludovica Sistopaoli.

Il 10 giugno è la volta Italian Gangsters di Renato De Maria con una serata evento alle 20.30 in cui il regista sarà presente in sala (repliche 11 e 12 giugno ore 18.30). Un viaggio inedito e spettacolare nelle imprese più eclatanti della mala nostrana. Trent’anni di storie violente consacrate dalla cronaca e dal cinema. Una galleria di volti, testimonianze e filmati d’epoca. La banda Cavallero, Ezio Barbieri, Paolo Casaroli ‘il Dillinger bolognese’, Luciano De Maria, Horst Fantazzini, Luciano Lutring ‘il solista del mitra’. Nomi echeggianti e roboanti nella memoria e nell’oblio collettivo.

A proposito del crescente interesse per il cinema documentario ha commentato Luciano Stella, produttore e patron del Modernissimo: ”La vittoria di Fuocoammare di Rosi al Festival di Berlino testimonia ancora una volta la felice stagione del documentario italiano e il crescente interesse per questo genere da sempre sostenuto da Luce Cinecittà, che oggi sta vivendo un’autentica Primavera con fioritura di talenti e idee è fondamentale però attivare delle ‘finestre’ nelle sale per promuovere ed educare il nostro pubblico a questa forma di arte cinematografica che racconta l’attualità e riscopre la storia, coinvolgendo anche le scuole e le università.”


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