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10 Giugno 2016

“See you in Texas” vince a Shanghai

Gran Prix per l'opera prima di Vito Palmieri, tra i 9 i film italiani selezionati dallo Shanghai International Film Festival, la cui presenza italiana è organizzata da Luce Cinecittà

La Giuria Internazionale del Concorso Golden Goblet Award del 19° Shanghai International Film Festival, presieduta da Emir Kusturica e composta tra gli altri da Atom Egoyan, Daniele Luchetti, Abderrahmane Sissako, ha attribuito il Grand PrixSee you in Texas, opera prima di Vito Palmieri, motivato “dalla ‘naturalezza della scrittura e dalla verità dei dialoghi”. Un premio dal più importante festival del continente asiatico assegnato da una giuria di particolare livello, per il film di Palmieri recentemente presentato anche al Biografilm Festival, e che vede la produzione di Ascent Film e Rai Cinema e il tandem produttivo Andrea Paris e Matteo Rovere, e le vendite estere affidate a Fandango. Un lavoro al limite tra documentario e finzione, sulla relazione tra Silvia e Andrea, una giovane coppia alle prese con scelte e problemi del tutto contemporanei, ma anche con la singolare gestione di una fattoria e di una vita vissuta ‘all’aria aperta’. 

La selezione italiana allo Shanghai International Film Festival 2016, che ha preso il via l’11 giugno, ha confermato la curiosità e l’attenzione del SIFF e del pubblico cinese per le nostre produzioni. Come negli anni passati, la selezione si caratterizza per una spiccata varietà delle scelte, che quest’anno comprendono un film in Concorso, uno nella speciale sezione SIFF Highlights , due nella sezione Spectrum e ben cinque titoli nello speciale Focus Italy, la vetrina che ogni anno il SIFF dedica al cinema italiano contemporaneo.

Dopo un’assenza di cinque anni, il cinema italiano è tornato a essere presente nella sezione competitiva con See you  in Texas, opera prima di Vito Palmieri. Il vincitore dell’Orso d’Oro di Berlino Fuocoammare di Gianfranco Rosi, già acquisito per il territorio cinese dal distributore Lemon Tree, è stato programmato nella sezione SIFF Highlights. Il Focus Italy è stato aperto dal regista Enrico Pau, che ha presentato in anteprima mondiale il suo ultimo lavoro L’accabadora. Il pubblico di Shanghai ha avuto inoltre occasione di confrontarsi con i registi di alcuni tra i maggiori successi internazionali del cinema italiano recente: Lo chiamavano Jeeg robot di Gabriele Mainetti, Alaska di Claudio Cupellini, Se Dio vuole di Edoardo Falcone e La prima luce di Vincenzo Marra. Hanno completto la selezione Sangue del mio sangue di Marco Bellocchio e L’attesa di Piero Messina, entrambi nella sezione Spectrum. La solida presenza del cinema italiano a Shanghai non poteva poi non comprendere anche un classico: in occasione del quarantesimo anniversario della sua scomparsa, il SIFF ha omaggiato uno dei più grandi maestri del nostro cinema con una Retrospettiva Luchino Visconti.

La presenza del cinema italiano a Shanghai è organizzata dall’Area Filmitalia (Promozione Cinema Contemporaneo) di Istituto Luce Cinecittà, che conta su una quasi ventennale collaborazione con lo Shanghai International Film Festival e sul sostegno del Consolato Italiano, dell’Istituto Italiano di Cultura e dell’Istituto per il Commercio Estero di Shanghai.

 

 

 

 

 

 


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