7 Ottobre 2016
Fabio Troiano e i registi di ‘Mine’ a Splendor
Continua il viaggio nel mondo del cinema dalle sfumature inedite con “Splendor”, programma di suoni e visioni, cultura e intrattenimento condotto dal critico cinematografico Mario Sesti - in onda saba
Continua il viaggio nel mondo del cinema dalle sfumature inedite con “Splendor”, programma di suoni e visioni, cultura e intrattenimento condotto dal critico cinematografico Mario Sesti – in onda sabato 8 ottobre alle 24.00 su Iris e la domenica alle 21, su MYmovies.it.
Ecletticità, versatilità, multitasking: sono queste le vere forme della creatività? Sono, in ogni caso, gli indizi del tracciato di questo nuovo appuntamento che per primo ospita Fabio Troiano, tra i protagonisti di Prima di lunedì (nelle sale dal 22 settembre distribuito da Koch Media) diretto da Massimo Cappelli, con cui l’attore ha inoltre scritto la sceneggiatura: “La mia idea era quella di realizzare un road movie che però non parte mai a causa della scomparsa di un oggetto del contendere: un uovo”. Al suo fianco Martina Stella, un’imprevedibile Sandra Milo e Vincenzo Salemme, con cui Troiano condivide la passione sfrenata per il teatro: “Essere sul set con Vincenzo è stato di grande insegnamento, si trasforma, è molto concentrato e dietro questa sua sicurezza interpretativa si cela un equilibrio inaspettato e una precisione inaudita. Nei momenti di improvvisazione ti porge le battute e tu sei involontariamente portato a dargli le risposte che lui si aspetta, tanto da diventare involontariamente la sua spalla”. Dopo aver studiato allo Stabile di Torino, Fabio Troiano ha avuto molte esperienze in tv dove ha potuto affinare la sua tecnica e capire che “il personaggio che preferisco è quello che svela le sue ansie allo spettatore, è una interpretazione che ti avvicina alla realtà e allora chi ti ascolta capirà che non stai solo recitando”.
I registi e sceneggiatori di Mine, Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, hanno parlato della loro seconda opera lunga di finzione dopo il thriller True Love e le prime esperienze nell’universo dei cortometraggi (The Silver Rope e E:D:E:N). Questo lavoro resta una sfida ed è ancora indefinibile: “in realtà è un film di guerra – ha spiegato Guaglione -, un conflitto esterno che però diventa intimo, al tempo stesso può definirsi una pellicola teatrale, con un solo attore in scena costantemente sotto l’occhio della camera”. Per questo film hanno voluto coinvolgere una star internazionale, Armie Hammer: “Non eravamo convinti all’inizio – ha spiegato Resinaro -, il nostro è un personaggio chiuso, introverso e considerando le sue passate interpretazioni lo immaginavamo lontano dal nostro soldato. Quando poi l’abbiamo incontrato abbiamo capito che era giusto per il ruolo e insieme abbiamo costruito il personaggio”. Fabio & Fabio hanno girato per cinque settimane, un tempo brevissimo, e poi in post produzione hanno risolto tutti gli inconvenienti così da rendere una grande spiaggia in un deserto. “Come sempre accade abbiamo molto litigato – ha concluso Guaglione – soprattutto prima delle riprese, e dopo in fase di montaggio. Ma il confronto anche teso ci dà modo di confrontarci per poi giungere a una visione comune”.
La carriera di Antonio Catania, anche lui ospite della nuova puntata di “Splendor”, è un altro esempio di poliedricità. Divisa tra teatro, cinema e televisione la sua vita professionale è nata per caso: “durante gli anni del liceo accompagnai un mio amico a dei provini e alla fine presero anche me. Non sapevo nulla di teatro, durante il primo periodo milanese mi chiamavano ‘Marocco’”. Poi c’è stata la straordinaria avventura con Gabriele Salvatores che lo volle nel memorabile Mediterraneo, che si aggiudicò l’Oscar per la categoria Miglior Film Straniero nel 1992. “Ho avuto la fortuna di prendere parte a quella straordinaria cordata e per un po’ di tempo mi hanno chiamato per interpretare le parti di imbroglioni o di tipi poco affidabili, simili al tenente La Rosa. Ma la fortuna di questo lavoro è che puoi cambiare e allora, oltre al furbo, posso rifugiarmi in altri personaggi dalle caratteristiche totalmente differenti”. Antonio Catania è inoltre tra i protagonisti di Attese e Cambiamenti film di Sergio Colabona nelle sale dal 13 ottobre, una commedia che narra in maniera reale, scientifica, ma soprattutto divertente, anche attraverso studi medici e psicologici, come e cosa cambia durante il periodo della gravidanza nel comportamento umano, fisico e nelle relazioni interpersonali. Giulia Lazzarini e Lina Volonghi hanno determinato invece la carriera artistica di Gaia De Laurentiis, attrice teatrale e televisiva, che a 14 anni vide queste due artiste esibirsi in uno spettacolo emozionante e meditativo di Marsha Norman. Poi a vent’anni l’ha accolta il Piccolo Teatro di Milano e da allora non ha più smesso di recitare: “Il teatro fa parte di me, è la mia dimensione – confida -. Sul palco sono a mio agio, mi diverto, mi emoziono ed è fondamentale non mettere mai da parte queste sensazioni”. In questi giorni la De Laurentiis è al Teatro Golden di Roma con la commedia “leggera e divertente” dal titolo “L’inquilina del piano di sopra”, ma non esclude un ritorno in Tv: dopo il grande successo ottenuto con la conduzione del rotocalco televisivo “Target”, che la rese celebre al pubblico del piccolo schermo come la ragazza spigliata e dal linguaggio innovativo, quasi una sexy mutante uscita da un racconto di Philip K. Dick, con il suo atipico taglio di capelli, Gaia ha svelato che “ci sono dei progetti che sto valutando, sicuramente non sono adatta ad una tipologia di conduzione statica, ma potrebbe esserci qualche innovativo progetto che potrebbe riguardarmi”. Ospite musicale della quinta puntata è Nicolò Carnesi, ventinove anni ed al suo terzo album, il cantautore palermitano ha interpretato due dei nuovi brani che compongono la sua ultima raccolta: “Bellissima noia” e “Lo spazio vuoto”, che confermano la sua anima poliedrica che si esprime attraverso una scrittura autentica. Al centro di questo suo ultimo lavoro “c’è la solitudine esistenziale dell’individuo che vive il disagio di non riuscire a sentirsi parte di un sistema. I personaggi delle canzoni sono individui che si sentono soli, pur essendo circondati da una moltitudine infinita di persone, immagini, luoghi. È una solitudine corale caratterizzata dall’incomunicabilità”.
Prodotto da ERMA Pictures e Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con DGCinema MiBACT, Splendor è un programma ideato e curato da Sabina Ambrogi, Max De Carolis, Mario Sesti, scritto insieme a Nicole Bianchi, Fabio Luzietti e Gabriele Niola, con il coordinamento produttivo di Cristina Scognamillo, e Margherita Bordino e Valeria Santori in produzione. Ufficio stampa: Stefania Gargiulo