8 Novembre 2016
L’ultima spiaggia in sala
Continua il tour in sala per L'ultima spiaggia, film documentario di Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan presentato allo scorso Festival di Cannes.
In sala con Luce Cinecittà L’ultima spiaggia, film documentario che Thanos Anastopoulos e Davide Del Degan ambientato in una spiaggia popolare in pieno centro a Trieste, dove un muro alto tre metri separa ancora oggi gli uomini dalle donne. Una riflessione sui confini e le identità in un’isola sospesa nel tempo, affacciata su un mare che divide e unisce, allargando i confini che così si confondono e si mescolano, nello stesso modo in cui si sono mescolati qui italiani e serbi, greci e sloveni, ebrei e tedeschi, austriaci e americani. Per un anno i due autori hanno frequentato lo stabilimento: d’inverno, con i pochi bagnanti, soprattutto uomini, che qui riempiono le proprie giornate; in primavera, con il sole che si scalda e la spiaggia che inizia a rianimarsi; d’estate, con la folla e i bagnini che cominciano il loro lavoro sotto il controllo vigile delle donne; fino all’autunno, quando si recuperano le boe e si tira un bilancio degli ultimi mesi, ci si dà appuntamento all’anno prossimo e si ricorda chi non ce l’ha fatta. Il 30 settembre, per la festa annuale di fine stagione, si apre il cancello del muro. Uomini e donne si preparano: cibo, vino, canzoni, allegria. A mezzogiorno in punto il muro si apre, tra l’indifferenza generale, e sorprendentemente nessuno passa da una parte all’altra. In una città dove i confini sono profondamente cambiati, dove le barriere (reali o simboliche) si sono sgretolate, dove la rivoluzione basagliana ha abbattuto il muro del manicomio, quello del Pedocìn è un muro che resiste perché, paradossalmente, non divide ma preserva la libertà di uomini e donne. E ci aiuta a riflettere sul concetto di identità e a comprendere meglio quei “muri mentali” che, più o meno consapevolmente, Trieste ha ereditato dalla storia del Novecento.
Una delle sorprese del box office di questa settimana che ha superato i 30mila euro al botteghino e le 6mila presenze, numeri piuttosto clamorosi per un documentario italiano low budget, diventato tuttavia nelle ultime settimane un caso nel territorio in cui vede la sua ambientazione – il Friuli-Venezia Giulia – con proiezioni partecipate dal pubblico, e che per il suo particolare racconto ‘glocal’ si sta aprendo ad altre città e platee.
In programma allo scorso Festival di Cannes, il film è una co-produzione Mansarda Production (Italia), Fantasia Ltd (Grecia), Arizona Productions (Francia) in collaborazione con Rai Cinema e con il supporto di Friuli Venezia Giulia Film Commission, Fondo Audiovisivo FVG, Greek Film Centre, Centre National du Cinéma et de l’image animée – Aide à la coproduction d’oeuvres cinématographiques franco-grecques.
PROSSIME TAPPE IN SALA:
Dal 21 ott TRIESTE, ARISTON continua per la quarta settimana la programmazione
10-nov ROMA, APOLLO 11 ore 21,00 repliche: 11/11 ore 19,00 – 12/11 ore 21,30 – 13/11 ore 21,30 -16/11 ore 18,30
12-nov MODENA, FESTIVAL Viaemiliadocfest
15-nov MILANO, SPAZIO OBERDAN ore 21,00 repliche:16/11 ore 18,45 – 22/11 ore 17,00 -25/11 ore 16,30
16-nov BOLOGNA, LUMIERE ore 20,00