30 Novembre 2016
“Pagani” al Filmmaker Festival di Milano
Anteprima al festival il 1 dicembre per il nuovo film doc di Elisa Flaminia Inno, Pagani, che si interroga sulle tradizioni religiose oggi. Prodotto da Parallelo 41 produzioni e distribuito da Luce Ci
Anteprima al Filmmaker Festival di Milano il 1 dicembre (Arcobaleno Film Center – Sala 3, ore 19.15) per il nuovo film doc di Elisa Flaminia Inno, Pagani, che si interroga sulla tradizione religiosa oggi. Prodotto da Parallelo 41 produzioni e distribuito da Luce Cinecittà, il film parte da un comunità omosessuale che vive a Pagani, vicino Pompei, devota alla Madonna della Galline, una Vergine venerata con canti e danze ancestrali. Per trenta giorni il popolo dei devoti si muove all’unisono per perpetuare la Tradizione, un evento a cui tutti partecipano animati da una fede che diventa memoria e trascendenza. Fonzino è il prescelto che guida il popolo nella costruzione del Tosello, un tempietto segreto, rivelato alla comunità ogni anno il giorno della festa. Biagino è il leader di una comunità omosessuale di devoti, protagonista degli eventi liturgici più ortodossi e portatrice di remote usanze legate al mondo omosessuale, come il matrimonio della Zeza, la Morte di Carnevale e la Figliata dei Femminielli. L’attesa della Madonna scandisce i giorni che precedono la festa, tra semina dei campi e il ripetersi di riti popolari che scandiscono il passaggio delle stagioni. Fino al giorno della festa, quando tutto si scioglie in un tripudio di musica e danza volto alla catarsi e alla nascita di una nuova primavera.
“L’idea di realizzare questo film nasce da un percorso di ricerca nelle tradizioni popolari dell’Italia del sud – racconta la regista – dalla volontà di raccontare la trasformazione di una religiosità antica che ancora oggi si esprime attraverso espressioni ritualizzate. Ciò che oggi viene percepito come spettacolare – le danze popolari, la trance e la comunità come ragione di vita – è il simbolo di un’appartenenza fortissima ad un luogo, della resistenza all’individualismo moderno e di una identità collettiva che in Campania sopravvive protetta dal mistero della fede”.
Ad accompagnare il film al festival regista, produttrice e protagonisti del film. Dopo la proiezione è prevista una esibizione di tammurriata, preghiera cantata e danzata, tipica del culto delle madonne in Campania.