9 Aprile 2017
‘vedete, sono uno di voi’, proiezione a San Vittore
Nei cinema da giovedì 16 marzo il nuovo e atteso film documentario del maestro Ermanno Olmi vedete, sono uno di voi, dedicato al ricordo di un protagonista del nostro tempo, il Cardinale Carlo Maria M
Il 10 aprile alle 19.00 presso il carcere di San Vittore a Milano una speciale proiezione di vedete, sono uno di voi, il nuovo film documentario di Ermanno Olmi dedicato al ricordo del Cardinale Carlo Maria Martini. Un appuntamento di forte valore simbolico, con la proiezione organizzata all’interno della rotonda del penitenziario, luogo familiare del Cardinal Martini per officiare messe e incontrare le persone detenute, sin dall’inizio della sua esperienza pastorale a Milano. Un luogo fisico e ideale del suo messaggio pubblico, messaggio che verrà riproposto sullo schermo alla visione di una rappresentanza di circa ottanta detenuti. Saranno presenti alla proiezione Luigi Pagano, Provveditore regionale dell’amministrazione penitenziaria, e Gloria Manzelli, direttrice del carcere. A presentare e raccontare il film ci saranno Marco Garzonio, co-autore con Olmi di soggetto e sceneggiatura, e massimo esperto martiniano, e Giacomo Gatti, collaboratore alla regia.
Il film di Ermanno Olmi, uscito nelle sale il 16 marzo con Luce-Cinecittà, sta continuando il suo lungo tour di proiezioni nei cinema, con un’ottima accoglienza di pubblico anche nell’ultima settimana. ( ELENCO SALE dal 6 aprile )
Prodotto da Istituto Luce Cinecittà con Rai Cinema, scritto da Ermanno Olmi e Marco Garzonio, giornalista, biografo e massimo esperto di Martini. Una distribuzione Istituto Luce Cinecittà. A 90 anni dalla nascita del suo grande protagonista, un film che tocca momenti cruciali della nostra storia, e domande profonde per ogni spettatore, credente e non. È la storia personale di un protagonista di questo nostro tempo. Accompagnati dalle sue parole, intessute da memorie visive, gli autori ripercorrono accadimenti e atti dell’uomo Carlo Maria Martini per conoscere come questo importante rappresentante della Chiesa cattolica abbia speso i giorni della sua vita rigorosamente fedele alla sua vocazione e ai suoi ideali. Primo fra tutti, la Giustizia. Dunque, l’Uomo consapevole che senza giustizia non c’è libertà. E di conseguenza, una Chiesa non più di dogmi bensì di fede, il cui fondamentale ‘comandamento’ è un percorso libero e condiviso quale incessante testimonianza nel riconoscere e difendere il diritto alla dignità di ciascun uomo. Attraversando eventi drammatici (terrorismo degli anni di piombo, Tangentopoli, conflitti, corruzione, crisi del lavoro, solitudini) Martini ha dato senso a smarrimenti e inquietudini della gente, che in lui ha visto l’autenticità della sua testimonianza e lo ha riconosciuto come punto di riferimento per credenti e non credenti. Uno spirito profetico, che sapeva farsi interrogare dalla realtà storica, interpretandola alla luce del Vangelo. Un profeta di speranza, anticipatore di papa Francesco.
L’adesione rispettosa nel riportare i testi scritti, non lo è altrettanto nel montaggio sequenziale in quanto si è preferita una più utile ricomposizione secondo una drammaturgia suggerita – a volte addirittura imposta – dalla logica delle emotività, che è la via più vicina ai tanti e esclusivi significati delle nostre comuni esistenze.
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