27 Febbraio 2018
A Faccini per ‘Diaspora’ il Nastro d’Argento alla Carriera
Al regista che compie quest'anno cinquant'anni di carriera, va il premio speciale deciso dal Direttivo dei Giornalisti Cinematografici che lo annuncia sottolineando il particolare valore della ricostr
Va a Luigi Faccini – cinquant’anni di cinema quest’anno – il Nastro d’Argento speciale deciso dal Direttivo dei Giornalisti Cinematografici che lo annuncia sottolineando il particolare valore della ricostruzione storica del suo Diaspora, ogni fine è un inizio. Il Nastro gli sarà consegnato dopodomani, giovedì 1° Marzo a Roma, nella serata di premiazione dei Documentari scelti dai giornalisti tra i 100 titoli quest’anno in selezione ufficiale.
Diaspora, ogni fine è un inizio, distribuito da Istituto Luce Cinecittà, come un Heimat italiano (così è stato definito) ci consegna, in un affresco inedito e potente che mancava alla storiografia e al cinema del nostro Paese, una saga in cui il cinema del reale si misura con la storia drammatica di una famiglia colpita dalle leggi razziali del 1938.
È quella di Marina Piperno, che dopo una carriera appassionata dietro la macchina da presa, come produttrice (è stata la prima donna in Italia a misurarsi con una professione tipicamente maschile), accetta di esporsi qui come testimone e narratrice di quel tempo.Famiglie apparentate alla sua fuggiranno negli Stati Uniti, altre in Israele, prima ancora della nascita di quello Stato, altre in Argentina.
E il padre di Marina, Simone Piperno, per non lasciare sola la madre, rifiutata dalle autorità americane in quanto troppo anziana, resterà in Italia, rischiando la deportazione e lo sterminio per sé e la propria famiglia.
Marina è una “salvata” che ha voluto raccontare la dispersione subita dai suoi parenti ma anche l’affermazione professionale e la nostalgia dell’Italia di chi all’estero ha dato vita a discendenze giunte ormai alla terza e quarta generazione.