20 Dicembre 2018
Cinecittà si Mostra sfoggia 20 nuovi costumi per le feste
È una selezione di costumi ampliata e arricchita la sorpresa di fine anno per il pubblico degli Studi
Cambi d’abito a Cinecittà si Mostra. L’esposizione permanente che permette al grande pubblico di scoprire i mitici Studi di Via Tuscolana si presenta elegantemente rinnovata all’appuntamento con le feste di fine anno. Gli appassionati di memorabilia non possono perdere l’occasione di ammirare da vicino la nuova selezione di costumi ampliata e arricchita nelle due esposizioni di Cinecittà si Mostra: Perché Cinecittà (1937 – 1943) e Girando a Cinecittà (1943 – 1990), ospitate nella Palazzina Fellini e nella Palazzina Presidenziale, due gioielli dell’architettura razionalista.
Il nuovo assortimento di 20 abiti, curato dalla costumista Anna Lombardi per A.S.C. (Associazione Italiana Arredatori, Costumisti e Scenografi), presenta una panoramica di pezzi provenienti da famose pellicole del cinema italiano e internazionale, e omaggia il lavoro di importanti costumisti come Danilo Donati, Piero Gherardi, Piero Tosi, Irene Sharaff e Vittorio Nino Novarese.
La Palazzina Fellini presenta una proposta dedicata al maestro da cui prende il nome e alle sue opere con nuovi abiti da Il Casanova di Federico Fellini, film premiato agli Oscar per i costumi e le scenografie firmati da Donati. I capi, della collezione della Sartoria Teatrale Farani, sono di due dame e di un gentiluomo del ‘700, mentre le parrucche sono quelle originali del film e sono state confezionate da Rocchetti, marchio top nella creazione di parrucche, make up ed effetti speciali, vincitore di un Oscar.Sempre nella stessa sala un abito di Donyale Luna interprete della Maga Oenothea nel Fellini Satyricon, e a quelli di due bellissimi Clowns dal film omonimo.
Nella sezione Girando a Cinecittà, all’interno invece della Palazzina Presidenziale, troviamo i nuovi costumi dal film Cleopatra indossati da Rex Harrison nel ruolo di Giulio Cesare e da Elizabeth Taylor in quello dell’iconica sovrana d’Egitto. L’esposizione prosegue con l’omaggio ai grandi divi dove a farla da padrona è sempre la Taylor con un sontuoso abito indossato per un’altra pellicola di culto come La bisbetica domata di Franco Zeffirelli.
Realizzato in velluto e inserti di broccato con decorazioni di perle e merletto in oro, è un originale disegnato da Donati e fa parte della Collezione S.A.F.A.S. proprietà Sartoria Costumi d’Arte – Peruzzi. Evidentemente ispirato al dipinto di Lorenzo Lotto Ritratto di gentildonna nelle vesti di Lucrezia(1533), il costume è indossato nel film nella scena del banchetto, mentre la tiara dorata è stata ricostruita e realizzata appositamente per la mostra da Pikkio, società specializzata in monili e accessori per lo spettacolo.
Una selezione di tre abiti di scena racconta invece Il Gattopardo di Luchino Visconti con l’uniforme garibaldina indossata da Giuliano Gemma, un vestito da giorno indossato da Claudia Cardinale nel ruolo di Angelica, e il preziosissimo abito da ballo portato da Rina Morelli, alias la principessa Maria Stella di Salina. Si tratta di un vestito molto elaborato in pizzo, raso e rifiniture di ciniglia, paillettes e organza, oltre a perline nere e avorio.Nella sala della mostra dedicata alla Commedia c’è il costume di Ornella Muti per Il viaggio di Capitan Fracassa di Ettore Scola, disegnato e realizzato da Odette Nicoletti vincitrice, per il film, del Nastro d’Argentoe il Ciak d’oro.
Per l’acconciatura della Muti che nel film sfoggiava un’elaborata pettinatura realizzata con i suoi lunghi capelli naturali, Rocchetti ha confezionato un’esclusiva parrucca, ispirandosi alle acconciature del ‘600.La selezione rinnovata mantiene alcuni capisaldi dell’impianto allestitivo precedente curato da Nicoletta Ercole, come il confronto tra Tosi e Donatievidenziando le caratteristiche dei due geni creativi: filologico e storico il primo; visionario e sperimentatore il secondo.
Dalla sua apertura Cinecittà si Mostra ha esposto più di 100 abiti di scena che hanno raccontato il cinema italiano e internazionale, i suoi interpreti, la grande creatività dei costumisti e l’eccellenza delle più importanti e qualificate sartorie teatrali e cinematografiche italiane.