Festival

5 Giugno 2019

Bellocchio e Favino al Festival di Shanghai

Il traditore sarà presentato al Festival, 15/24 giugno, il regista e l'attore terranno anche una masterclass. Per la 22° edizione selezionati 21 titoli e 23 talents italiani

Marco Bellocchio e Pierfrancesco Favino voleranno in Cina per la 22° edizione dello Shanghai International Film Festival (15-24 giugno). Insieme a loro una delegazione artistica senza precedenti. Perché i 21 lungometraggi selezionati dal festival e i 23 talents che li accompagnano sono numeri da record (vedi lista). Una circostanza che festeggia idealmente il sodalizio lungo 20 anni tra il Festival e Istituto Luce Cinecittà, che ha permesso nel tempo a circa 250 film e 150 tra autori ed artisti di partecipare al grande evento cinese, uno degli appuntamenti di punta del continente asiatico, e tra i più grandi e attrattivi – per film presentati da tutte le nazioni, flusso di spettatori e mercato –  del mondo.

Il traditore sarà presentato nella sezione ‘Belt and Road’ e in occasione della loro presenza al festival Bellocchio e Favino terranno anche una masterclass. Il film sarà poi distribuito da Road Pictures, un gigante dell’audiovisivo che riesce comunque a coniugare spettacolo di massa e il cinema d’autore.

Due i titoli italiani in concorso: Il grande spirito di Sergio Rubini e Rosa di Katja Colija, che partirà per Shanghai insieme ad una delle attrici del suo film, Anita Kravos. Tra i giurati della competizione internazionale troviamo un altro italiano, Paolo Genovese, di cui sarà proiettato Perfetti sconosciuti (che nel remake cinese ha realizzato un box office ragguardevole). Genovese siederà in giuria accanto a nomi del calibro di Zhao Tao, Nuri Bilge Ceylan, Aleksey German Jr. (Dovlatov), Rajkumar Hirani (India, 3 Idiots), Nicolas Celis (produttore di Roma), Wang Jingchun (attore cinese di So Long, My Son).

La vasta ed ecclettica selezione a Shanghai rappresenta un affresco completo dell’Italia e del suo cinema. Tra gli altri, alcuni dei casi più interessanti della stagione: Bangla di Phaim Buhyian, Il primo re di Matteo Rovere, L’uomo che comprò la luna di Paolo Zucca, Il campione di Leonardo D’Agostini, 10 giorni senza mamma di Alessandro Genovesi, La paranza dei bambini, quest’ultimo presentato al festival dal regista, Claudio Giovannesi. Bulgari, come partner ufficiale del Festival propone Il divo di Paolo Sorrentino e Puccini di Giorgio Capitani.

Un buon numero dei film italiani ha già un distributore cinese e la loro uscita è prevista subito dopo il Festival. In questi ultimi anni il mercato cinematografico cinese ha trovato una sua definizione sviluppando una nuova tendenza. Superata la bulimia delle piattaforme digitali, che ha portato gli operatori locali a comprare i diritti di intere library, c’è di nuovo una grande attenzione all’uscita in sala cinematografica. E non solo per promuovere il lancio dei film su altri supporti, ma perché, in un paese dove tutto, o quasi, è iper-riproducibile, l’unicità dell’esperienza dello spettatore al cinema è diventata un fenomeno interessante. Con conseguente soddisfazione del box office.

Le selezioni del 22° Shanghai International Film Festival sono state organizzate a Roma da Istituto Luce Cinecittà, che ha composto e coordinerà la delegazione artistica durante le giornate del festival.


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