Cannes

6 Giugno 2019

Borgonzoni: Cinecittà, orgoglio dell’Italia nel mondo

“Cinecittà è un grande fiore all’occhiello per il nostro Paese. Un brand che non ha bisogno di essere raccontato, che è conosciuto da tutti anche all’estero. Ma dobbiamo amarlo di più, valorizzarlo e

CANNES – Si apre col saluto di alcuni amici del cinema italiano e di Cinecittà l’incontro all’Italian Pavilion a Cannes per la presentazione dei mitici Studi sulla Tuscolana, alla presenza di Alice Rohrwacher e Jonas Carpignano (giurati italiani al Festival), ma anche di Jane Campion, che in Italia ha girato il suo Ritratto di signora e ricorda ancora oggi ancora oggi con affetto il periodo in cui ha lavorato nel nostro Paese. Un appuntamento per fare il punto su quanto è cambiato da quando, poco più di un anno e mezzo fa, gli storici Studi sono ritornati sotto il controllo di Istituto Luce Cinecittà. Mutamenti che registrano la ripresa reale di un marchio che è un passaporto e un orgoglio dell’Italia nel mondo, come ha sottolineato il sottosegretario al MiBAC Lucia Borgonzoni intervenuta all’incontro. “Cinecittà è un grande fiore all’occhiello per il nostro Paese. Un brand che non ha bisogno di essere raccontato, che è conosciuto da tutti anche all’estero. Ma dobbiamo amarlo di più, valorizzarlo e non darlo per scontato”, ha rimarcato il sottosegretario che ha evidenziato come il rilancio di Cinecittà debba necessariamente passare per interventi operativi che guardino con prospettiva al futuro, per rendere il sito un luogo di produzione “indipendente e capace di andare avanti in autonomia, senza essere sempre in balia delle decisioni del governo di turno”. 

A fare il punto su quanto è stato finora fatto il Presidente e AD Luce Cinecittà Roberto Cicutto, che ha ricordato le importanti produzioni ospitate nell’ultimo anno: da The Pope di Fernando Meirelles con Anthony Hopkins, alla serie Catch 22 di George Clooney, Grant Heslov e Ellen Kuras, a Six Underground di Michael Bay e The New Pope di Paolo Sorrentino, solo per citarne alcune. “La cosa che ci fa piacere è che stanno tornando a girare a Cinecittà anche le produzioni italiane: per troppo tempo si è pensato che girare in teatro di posa fosse troppo caro o complicato, in realtà è il contrario.  In questo momento abbiamo un progetto con Sergio Castellitto che sta costruendo un quartiere di Parigi nel Teatro 5, sono appena terminate le riprese del film di Donato Carrisi con Dustin Hoffman e Toni Servillo protagonisti, e c’è in corso una produzione Netflix, Luna nera, con la regia di Francesca Comencini e Susanna Nicchiarelli”. 

Ma gli Studi continuano anche ad ospitare grandi eventi, pubblici e privati, tanto da essere stati riconosciuti tra le migliori location d’Italia ai Best Event Awards 2018. Tra questi, è appena terminata la seconda edizione del RomeVideoGameLab, festival laboratorio dedicato al variegato mondo del videogame. Un’ iniziativa prodotta e promossa da Istituto Luce-Cinecittà che crede fermamente alle potenzialità dei videogiochi coniugati ai mondi dei beni culturali, della conoscenza, della formazione e della didattica. A quelli che vengono definiti, insomma, applied game, e che Cicutto sottolinea essere non solo una parte importante dello storytelling ma una vera e propria impresa culturale e industriale. 

Un rilancio in corso di un sito storico che è consapevole dell’importanza del proprio passato, che difende orgogliosamente, ma che guarda con occhio attento al futuro: “Abbiamo un grande passato che continuiamo a difendere, ma non possiamo non legare Cinecittà allo sviluppo futuro, all’essere adeguati alle richieste del mercato globale – continua Cicutto – Cinecittà si è riaperta ad un’offerta più completa e diversificata rispetto al passato, grazie anche al grande sviluppo della serialità televisiva che consente maggior pianificazione. Contiamo di completare a breve, poi, il programma previsto nel piano industriale: sono già in corso gli interventi per la costruzione di un teatro tecnologicamente avanzato, destinato anche a produzioni pubblicitarie, e contiamo di riadattare la piscina già esistente in un teatro di posa per riprese subacquee, effettuabili anche dall’esterno”. 

Un disegno complessivo e integrato, di cui fa parte anche il progetto di marketing realizzato in collaborazione con l’importante rivista di settore Variety, per informare anche gli operatori del settore internazionali su cosa significhi girare in Italia e su quali siano i vantaggi e le opportunità concrete offerte da Cinecittà. Il tutto all’interno di un piano strategico di cui fa parte anche il lancio del nuovo sito web degli Studios, presentato da Andrea Spagna (“vogliamo essere chiari e semplici rispetto a quello che possiamo offrire, per rendere Cinecittà accessibili a tutti, dalle piccole alle grandi produzioni”), e di Italy For Movies, il portale nazionale delle location e degli incentivi alla produzione che ha presentato la demo dell’app, che sarà lanciata alla prossima  Mostra del Cinema di Venezia, con un doppio accesso geolocalizzato, rivolto sia ad operatori del settore e che ad un pubblico di cineturisti a cui offrire una serie di itinerari.  “Quando mi è stato presentato il sito, ho pensato subito che fosse uno strumento molto utile –  ha sottolineato Lucia Borgonzoni –  sia per l’addetto ai lavori che ha necessità di conoscere le risorse disponibili sul nostro territorio, che per il turista, che al giorno d’oggi è sempre più consapevole e ha voglia di fare esperienze”. 

Punto chiave in questo processo generale di sviluppo dell’industria audiovisiva, gli interventi legislativi finalizzati all’attrarre maggiori produzioni sul territorio italiano, illustrato dal sottosegretario Borgonzoni: “Se vogliamo attrarre produzioni sia italiane che internazionali, uno strumento sicuramente importante è il tax credit, che c’è e rimane, ma occorre anche semplificare e snellire la burocrazia per chi viene a girare sul nostro territorio . Mettere a disposizione un tariffario chiaro e omogeneo,  stringere accordi con le Soprintendenze affinché diano risposte rapide, soprattutto quando ci sono riprese in corso, creare delle regioni ‘cinema friendly’ in cui sia facilitato il più possibile l’andare a girare un prodotto audiovisivo. Come ministero vogliamo creare una struttura che cerchi in ogni modo di facilitare chi sceglie l’Italia e sceglie Cinecittà per realizzare il suo film”. 

Carmen Diotaiuti

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