9 Settembre 2019
Il filo dell’Alleanza apre il SalinaDocFest
Il film documentario di Francesco Miccichè e dell'artista Daniela Papadia su un gruppo di donne tra Israele e Palestina e una tela da ricamare, sarà presentato in anteprima al 13mo SalinaDocFest – Fe
Un gruppo di donne tra Israele e Palestina e una tela da ricamare, un tentativo di ricucire la pace in un territorio in guerra. Sarà presentato in Prima mondiale al 13mo SalinaDocFest – Festival del Documentario Narrativo (11-14 settembre), come Film di Apertura del Concorso, Il filo dell’Alleanza, il nuovo film documentario di Francesco Miccich e dell’artista Daniela Papadia. Il racconto di un viaggio straordinario, quello di un’opera di Daniela Papadia da Palermo alla Terra Santa, e un reportage umano e intimamente politico nelle vite di donne comuni, impegnate a vivere in terre non comuni attraversate da guerre e dolore. Un viaggio scritto in una mappa speciale, la cui meta vorrebbe essere la pace nella società degli uomini.
Il Filo dell’Alleanza è il racconto della creazione e della realizzazione di un grande arazzo, lungo quasi sei metri, concepito da Daniela Papadia con l’intento di farlo ricamare alle donne delle comunità di sei etnie diverse, israeliane e palestinesi, druse e beduine, stanziate tra Israele e Palestina. L’arazzo rappresenta una mappa del Mediterraneo, contenente al suo interno una ricostruzione grafica del genoma umano, la mappa dentro il nostro sangue. Il gruppo di donne prova a ricucire gli strappi della propria esistenza ricamando i geni del sangue, metafora del sangue versato in una terra martoriata da guerre fratricide. Il sangue simboleggia la vita, è un legame non solo di natura relazionale ma anche biologica. Da Palermo alla Terra Santa il filo del ricamo unisce mani, occhi, vite differenti. Un gesto semplicissimo, che ci mostra come di là dagli incroci della storia, della politica, degli interessi nazionali, delle propagande, proveniamo tutti da una donna, un mare, un sangue, e dobbiamo ricordarci di un destino comune, e della necessità di un comune vivere. Il filo dell’Alleanza diventa così un viaggio visionario e commosso in luoghi toccati da inesausta bellezza, dentro volti piuttosto indimenticabili, voci e racconti di donne che hanno sofferto e che sanno ancora sorridere. E’ un viaggio compiuto su un’opera d’arte, come un tappeto volante. E nella geografia esterna (il mare Mediterraneo) e interna (il genoma) delle nostre vite. Nelle credenze diverse, nelle comuni radici. A impreziosire il film, la presenza partecipe dello scrittore di fama mondiale, romanziere, saggista Abraham Yehoshua, che sarà ospite del SalinaDocFest dove riceverà il premio ‘Dal testo allo schermo’. Yehoshua porta al film il suo pensiero sulle possibilità di pace nei Territori, e lo ha già definito un documentario ‘che aiuta a costruire la pace’.
Il filo dell’Alleanza, prodotto da R-Reporter con Istituto Luce-Cinecittà, sarà presentato a Salina Mercoledì 11 settembre, e arriverà prossimamente in home video distribuito da Luce-Cinecittà, e presentato in una serie di proiezioni-evento.