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15 Luglio 2020

Visioni dal Mondo, direttore artistico Nichetti: 3 opere di Istituto Luce

Visioni dal Mondo, direttore artistico Nichetti: 3 opere di Istituto Luce

L’appuntamento è con il cinema del reale, quello che da sei edizioni il Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo propone, confermando anche quest’anno la manifestazione, per la prima volta in formula di diretta streaming, dal 17 al 21 settembre su www.visionidalmondo.it

“Visioni dal Mondo online nasce come risposta al distanziamento sociale e alla difficoltà di viaggiare imposta dalla situazione sanitaria mondiale – ha sottolineato Francesco Bizzarri, ideatore, fondatore e presidente di Visioni dal Mondo – ma vuole anche essere una soluzione dinamica per supportare il settore, uno strumento funzionale e creativo progettato per proteggere il lavoro dei registi garantendo loro sicurezza e rispetto ma anche un’ulteriore occasione per divulgare la cultura verso il cinema documentario.” 

Maurizio Nichetti, direttore artistico di VdM 2020, per il proprio spiccato interesse per il cinema del reale, e per la formazione (dal 2014 dirige la sede lombarda del Centro Sperimentale di Cinematografia): “Mai come quest’anno il tema del Coraggio è stato di attualità. Coraggio nel combattere per un ambiente migliore, contro le diseguaglianze, la malavita organizzata, coraggio anche solo per affrontare la quotidianità, come è accaduto negli ultimi mesi. Un coraggio che spesso è stato portato avanti da donne sole: madri, artiste, fotografe. Il ‘Coraggio delle donne’ che attraversa più di una storia della selezione di quest’anno.” 

30 film documentari sono stati selezionati, con tematiche che spaziano dalla sostenibilità all’ambiente, dall’arte alle innovazioni tecnologiche, dall’inclusione alla diversità, alla globalizzazione, all’immigrazione, all’istruzione.

Eccetera, Mario Dondero un angelo necessario di Maurizio Carrassi, biopic di colui che viene considerato il più originale e poliedrico fotoreporter freelance della seconda metà del 900, dove la fotografia attraverso i rotocalchi arrivava, fino agli anni ‘60, a tirature di venti milioni di copie ed era, insieme al cinema, il mezzo principale dell’informazione attraverso le immagini: nasce a Milano il 6 maggio del 1928 e la sua storia s’intreccia con le vicende del nostro Paese. A 16 anni raggiunge una formazione partigiana e con loro entrerà a Milano nell’aprile del 45: quella spinta ideale diventa il rito di passaggio all’età adulta e caratterizzerà tutta la sua vita che sarà sempre dalla parte dell’uomo; La storia vergognosa di Nella Condorelli: Fiorella, quarta generazione di emigranti nel Continente americano, modella affermata nell’alta moda internazionale, torna in Sicilia per conoscere i luoghi da dove emigrarono i bisnonni nel 1910, e incontra per caso una compagnia di artisti ambulanti che, seguendo la truvatura (fiaba) di un Pircanti (folletto narratore) sta preparando uno spettacolo sulla Grande Emigrazione italiana, ispirata da foto e frammenti di immagini che il nascente cinema comincia a consegnare alla Storia, così Fiorella conosce le pagine più censurate della Grande Emigrazione italiana nelle Americhe; Tempo al tempo – Tarante, Carnevali e Cantinell’Italia di ieri e di oggi di Ambrogio Sparagna, una festa contagiosa di musiche, danze, maschere popolari italiane, raccontata “live”, si intreccia con le immagini della memoria dell’Archivio Luce. Una colonna sonora da vedere, un film da ballare. Quelle di Carrassi, Condorelli e Sparagna sono tre opere prodotte/distribuite da Istituto Luce-Cinecittà, a VdM nella sezione Panorama Italiano Fuori Concorso: complessivamente, 6 documentari selezionati tra le produzioni più significative del panorama cinematografico nazionale, tra cui anche Artemisia Gentileschi, pittrice guerriera di Jordan River; Due scatole dimenticate – Un viaggio in Vietnam di Cecilia Mangini e Paolo Pisanelli; ‘Ndrangheta Soldato Padrino Santa Vangelo di Claudio Camarca. 

Mentre, le sezione competitive sono il Concorso italiano – Storie dal mondo contemporaneo: i cineasti italiani concorrono per il Premio Visioni dal Mondo Giuria Ufficiale, composta da Giuseppe Carrieri, documentarista, Angela Finocchiaro, attrice di cinema e teatro, Nello Correale, regista e direttore di festival; per il Premio BNL Gruppo BNP Paribas Visioni dal Mondo Giuria Giovani, conferito da una Giuria composta da studenti delle facoltà e delle scuole di cinema milanesi; e per il Riconoscimento Rai Cinema. Le 13 opere in Concorso sono Cinquanta passi di Niccolò Aiazzi; Ferro e pane di Elia Bassous e Talita Maris; Hong Kong, Ga Yau di Marco Di Noia; I naufraghi di Kerch di Stefano Conca Bonizzoni; La macchia mongolica di Piergiorgio Casotti; La verità è latitante di Rosario Minervini; L’acqua, l’insegna la sete. Storia di classe di Valerio Jalongo; Magar women di Rosario Simanella; Neverland di Erald Dika; Oscar di Silvia Miola; Paperman di Domenico Zazzara; Ponticelli terra buona di Marie Audiffren, Luca Ciriello, Gabriella Denisi, Alessandro Freschi, Giovanni Linguiti, Antonio Longobardi, Isabella Mari, Daniele Pallotta con la supervisione di Bruno Oliviero e Alessandro Rossetto; Songs of the Water Spirits di Nicolò Bongiorno. 

Poi, il Concorso internazionale – Storytellers of our Time: a Mirror into the Future, con 10 opere, rivolto alle produzioni indipendenti straniereNicole Schafer, regista sudafricana, Silvia Bizio, giornalista di spettacolo e corrispondente da Los Angeles di “Repubblica”, e John Paul Davidson, pluripremiato regista, assegnano il Premio Visioni dal Mondo Giuria Internazionale

La sezione Industry del Festival – Visioni Incontra, con Cinzia Masòtina head of Industry – viene dedicata, su invito, a 12 progetti documentari italiani ancora in fase di sviluppo, che concorrono per il Premio Visioni Incontra Migliore Progetto Documentario. Le opere sono C. – Effetti collaterali di un virus di Mario Balsamo, Benni Atria, Anna Terrassan; Elleppì di Luca Lancise; Il mondo in camera di Mauro Bartoli; La grande opera di Corrado Punzi; Leave my body di Alessandro Asciutto; Millennials – non c’è futuro per i figli di Michele Bizzi; Noi ce la siamo cavata di Giuseppe Marco Albano; Nome di battaglia: Mara di Bruno Bigoni; Non è il paradiso di Elisa Cozzarini; Sarura – the future is an unknown place di Nicola Zambelli; Storia di un Riscatto di Stefano Odoardi; Uguale a ieri di Pepi Romagnoli. 

In programma una masterclass con Giorgio Diritti e alcune anteprimeBanksy, most wanted di Aurélia Rouvier e Seamus Hale, un viaggio alla scoperta dell’artista di strada più famoso al mondo, del fenomeno mondiale. Un nome che ha cambiato il modo in cui la Street Art viene percepita, dai media e dalla popolazione. Artemisia Gentileschi, pittrice guerriera di Jordan River, che ripercorre la vita della grande pittrice del ‘600 attraverso un viaggio onirico tra i suoi capolavori, con l’intervista esclusiva al restauratore britannico Mr. Gillespie. iHuman di Tonje Hessen Schei che affronta il tema dell’Intelligenza Artificiale: la gestione dei grandi dati, il cyber-tracking, l’apprendimento automatico e le armi automatiche. Il doc porta lo spettatore a interrogarsi su come l’umanità sia già trasformata e dove sia diretta. 

Dunque, anche Visioni dal Mondo sperimenta il festival versione digitale, creando un luogo virtuale di incontro, dialogo e confronto: il Festival si conferma uno degli eventi principali della terza edizione di “Milano MovieWeek”, settimana dedicata al cinema e all’audiovisivo, oltre a essere tra gli eventi del “Palinsesto I talenti delle donne”. 

Nicole Bianchi

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