14 Settembre 2020
Pedersoli replica a Umberto Rondi
Giuseppe Pedersoli replica a Umberto Rondi in relazione alla mancata menzione del nome di suo padre tra gli autori della sceneggiatura de La dolce vita
In merito alle dichiarazioni reiterate in questi giorni presso alcune testate da Umberto Rondi, e relative a un presunto atteggiamento deliberatamente omissorio e offensivo della figura del regista e sceneggiatore Brunello Rondi, all’interno del docufilm La verità su La dolce vita presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, il regista del film Giuseppe Pedersoli dichiara: “Mi trovo costretto, mio malgrado e con dispiacere, a replicare alle ingiuste e strumentali accuse del signor Umberto Rondi in relazione alla mancata menzione del nome di suo padre tra gli autori della sceneggiatura de La dolce vita. Risponde al vero che il signor Rondi ha contattato telefonicamente la mia produttrice Gaia Gorrini all’inizio di luglio e fin dal primo momento con tono aggressivo e minaccioso, ci ha apostrofati come ‘incapaci’, ‘incompetenti’, ‘non professionali’, ‘menzogneri’ tra gli altri insulti. Non proprio il dialogo costruttivo che descrive il signor Rondi nelle sue dichiarazioni. Ma soprattutto la pretesa del signor Rondi, che all’epoca non aveva visto il docufilm, peraltro ancora in fase di postproduzione, di avere il diritto di approvazione sul nostro lavoro, era richiesta inaccettabile. Non corrisponde al vero che io abbia detto che il signor Rondi sta cercando di farsi pubblicità, o di far pubblicità a suo padre, cosa peraltro legittima. Non corrisponde al vero che abbiamo cercato con lui un accordo, non abbiamo nessun accordo da fare. Ma soprattutto non corrisponde al vero che nel docufilm il nostro attore Petrucci dichiari che la sceneggiatura de La dolce vita sia stata scritta da Fellini, Flaiano e Pinelli, omettendo con mala fede da parte nostra, chissà per quale ragione poi, il nome di Brunello Rondi che appare come tutti sanno anche nei titoli del film di Fellini. Ciò che in realtà l’attore recita, nei panni di Giuseppe Amato, è che lui lesse all’Hotel Excelsior una sceneggiatura scritta da Fellini, Flaiano e Pinelli. Questo è documentalmente inconfutabile visto che abbiamo la sceneggiatura originale che Fellini consegnò ad Amato e ampio carteggio ufficiale, inclusi i contratti di acquisizione del progetto da parte di Amato, nei quali sono menzionati i nomi degli autori e non è indicato Brunello Rondi. Non vedo per quale motivo avremmo dovuto omettere o addirittura correggere l’autenticità di documenti originali, per soddisfare le pretese del signor Umberto Rondi, che non conosco e per il quale non ho motivi di astio”.
Il film La verità su La dolce vita, è stato presentato venerdì 10 settembre in prima mondiale all’appena conclusa Mostra del Cinema di Venezia, con una calorosa accoglienza del pubblico nella sala Grande e nelle successive repliche al Lido, e un’ottima attenzione dei media. Narrazione basata su documenti d’archivio, testimonianze di protagonisti e ricostruzioni sceniche della genesi, della travagliata produzione e del trionfo del film italiano più famoso nel mondo, La verità su La dolce vita si concentra soprattutto sulla figura – poco conosciuta e piuttosto eccezionale – del produttore Giuseppe Amato, che contribuì decisivamente e avventurosamente all’esistenza del film di Fellini. Il film è in uscita nelle sale italiane con un tour di proiezioni-evento e teniture da martedì 15 settembre, con un calendario che tocca al momento 25 città, ed ha già ricevuto inviti da prestigiosi festival internazionali extraeuropei in autunno, che saranno prossimamente annunciati.