23 Settembre 2020
The Rossellinis: in sala dal 26 ottobre
The Rossellinis di Alessandro Rossellini, nipote del grande Roberto, arriva al cinema solo per tre giorni - il 26, 27, 28 ottobre - distribuito da Nexo Digital. Tra i produttori anche Istituto Luce Ci
Dopo il grande successo alla 35esima Settimana Internazionale della Critica di Venezia, arriva al cinema solo il 26, 27, 28 ottobre The Rossellinis, il film documentario di Alessandro Rossellini con Isabella Rossellini, Renzo Rossellini, Robin Rossellini, Ingrid Rossellini, Gil Rossellini, Nur Rossellini. Prodotto da B&B Film, coprodotto da VFS Films con Rai Cinema in associazione con Istituto Luce Cinecittà con il sostegno di Mibact, Creative Media Europe, Regione Lazio, porFESR Lazio 14-20, National Film Centre of Latvia, il film parte dalla figura di Roberto Rossellini, un genio del cinema e un padre spiccatamente anticonformista. I suoi amori hanno riempito le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, scandalizzando la rigida morale degli anni ’50 e dando alla luce una famiglia numerosa, orgogliosamente multietnica e decisamente allargata.
Alessandro, primo nipote del regista, ha avuto una carriera traballante da fotografo e un lungo passato di tossicodipendenza. Non sentendosi all’altezza del suo cognome, decide di girare a 55 anni il suo primo film, affrontando con ironia la saga familiare e obbligando i parenti sparsi in tutto il mondo a un’impossibile terapia davanti alla macchina da presa. Alessandro guida on the road i suoi parenti in un racconto intimo e ironico capace di appassionare lo spettatore.
Alle interviste si alternano le immagini di repertorio, tra cui quelle dell’archivio privato della famiglia Rossellini e dell’Istituto Luce Cinecittà, e le scene di alcuni capolavori come Roma città aperta, La presa del potere da parte di Luigi XIV, Europa ’51, Viaggio in Italia oltre a quelle di My Dad is 100 Years Old di Guy Maddin e Isabella Rossellini e Kill Gil, vol. 1 di Gil Rossellini.
“Con il titolo del film – spiega l’autore – ho voluto prendere in giro un cognome che per me è stato da sempre molto ingombrante, passato alla storia del cinema per le idee rivoluzionarie di nonno Roberto, regista venerato ancora oggi come un profeta dai cinefili di tutto il mondo. Nonno fu però un personaggio ben noto anche per la sua vita privata, parecchio avventurosa. Il suo genio e il suo carisma hanno affascinato i cronisti del tempo, creando un grande circo mediatico attorno alla sua figura. Il nostro album di famiglia si è così composto con bellissime fotografie patinate e cinegiornali dai toni scandalistici. Tutto questo ha avuto per me e gli altri discendenti un peso enorme, influenzando le nostre vite, anche dopo la scomparsa di nonno. Ogni famiglia mitizza il proprio passato, denso di storie e gioie, nascondendo a volte sotto il tappeto i conflitti più dolorosi. In questo senso, forse noi Rossellini siamo l’iperbole di una famiglia: affascinante, appassionata ed anche bugiarda. L’arte di narrarsi al meglio è forse l’unico pezzetto di genio creativo che abbiamo ereditato da nonno Roberto. Questo documentario è il mio personale tentativo di restituire un’immagine sincera della mia grande, amata e complicata famiglia”.