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2 Ottobre 2020

Luce & Alice: La torta in cielo e altre storie

Alla 18ma edizione di Alice nella città (15-25 ottobre), Istituto Luce Cinecittà sarà presente con tre titoli

Alla 18ma edizione di Alice nella città, la sezione autonoma e parallela della Festa internazionale del cinema di Roma (15-25 ottobre), Istituto Luce Cinecittà sarà presente con tre titoli: Palazzo di giustiziadi Chiara Bellosi – riproposto qui dopo il passaggio all’ultima Berlinale – il restauro de La torta in cielo di Lino Del Fra (1973), presentato in occasione del centenario di Gianni Rodari, e Cuban dancer, coproduzione Italia-Canada-Cile. 

Palazzo di giustizia, prodotto da tempesta film con Rai Cinema e Cineddoke, racconta una giornata di ordinaria giustizia in un grande tribunale italiano. Al centro, c’è un’udienza: sul banco degli imputati un giovane rapinatore e il benzinaio che, appena derubato, ha reagito, sparato e ucciso l’altro, giovanissimo, complice. C’è il rituale, c’è un linguaggio, ci sono le toghe. Ma noi vediamo an, che – soprattutto? – quello che sta intorno: tra i corridoi, il via vai feriale del tribunale e il rumore ci sono famiglie, figli e compagni degli imputati e delle vittime, fuori, in attesa. 

Cuban Dancer di Roberto Salinas, prodotto da Indyca, Rai Cinema, Valdivia Films, Megafun, segue la vicenda di Alexis, un allievo della Scuola nazionale di balletto di Cuba pieno di talento, che passa le sue giornate a esercitarsi con la sua ragazza Yelenia. Quando con la famiglia si trasferisce in Florida per ricongiungersi con la sorella, deve adattare i suoi sogni a un ambiente completamente diverso, affrontando il rifiuto, sentendosi solo e smarrito nel mondo elitario e borghese del balletto classico americano e pieno di nostalgia per le sue radici. 

Per i cent’anni dalla nascita di Gianni Rodari, grande educatore e narratore, Alice nella città ha immaginato un programma che mette al centro la potenzialità ludica della parola, portando in primo piano l’esperienza cinematografica legata ai suoi racconti. La torta in cielo di Lino Del Fra, restaurato dal Laboratorio del Luce, affiancherà il restauro de La freccia azzurra di Enzo D’Alò. 

La torta nacque come omaggio ai ‘trullini’ – gli scolari delle elementari Collodi al Trullo – grazie alla maestra Maria Luisa Bigiaretti che con i suoi allievi lavorò a questa favola alla rovescia, che poi lo scrittore pubblicò a puntate sul Corriere dei Piccoli a partire dal 1964 (nel 1966 arrivò sugli scaffali). 

Nel film, con Paolo Villaggio e Didi Perego, nel cielo della periferia di Roma appare una misteriosa e colossale torta volante: un gruppo di figli di abitanti della borgata vi si avvicina e, golosi come sono i bambini, ne porta via pezzi di cioccolato e altri frammenti. L’apparizione del bizzarro oggetto volante mette sul chi vive autorità civili, militari e suscita persino la preoccupazione di una avida magnate dei dolciumi, che teme la concorrenza degli UFO. Si tenta di spaventare la popolazione con la falsa notizia che la torta sia avvelenata, ma i bambini la smentiscono in diretta televisiva per poi fuggire al controllo delle autorità e raggiungere nuovamente la torta, riapparsa e atterrata sulla cima del Monte Chicco. Lì scoprono che la torta è abitata da un giovane capellone, figlio riottoso di un magnate degli armamenti che, durante il ricevimento dato dal padre per la presentazione di una superbomba, ebbe l’idea di riempirla con alcuni pasticcini. Il macchinario si mise in funzione e, anziché moltiplicare la potenza esplosiva del suo carico, creò la torta volante, su cui poi il giovane decise di decollare per portare al mondo un messaggio di pace e tolleranza.


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