4 Giugno 2021
Libri al MIAC: Il Gattopardo, conversazione con Piero Spila
Nuovo appuntamento online dal Miac a Cinecittà con le novità editoriali raccontate, in conversazioni esclusive, dai loro autori
Nuovo appuntamento online con Libri al MIAC, in cui una novità editoriale dedicata a cinema e spettacolo viene presentata dalle sale del Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema, a Cinecittà, in una conversazione con l’autore. Dopo gli appuntamenti dedicati a Cinema e mafia, Giulietta Masina, Ettore Scola, Michelangelo Antonioni e ai ritratti di Felice Laudadio, questa settimana è protagonista Piero Spila, autore di Il Gattopardo di Luchino Visconti. Il film è forse il punto più alto raggiunto dalla cinematografia italiana, che non ha mai più realizzato un’opera altrettanto grande e ambiziosa con capitali quasi interamente nazionali. Spila lo analizza in ogni suo dettaglio. Tratto dal romanzo omonimo di Tomasi di Lampedusa, Palma d’Oro a Cannes nel 1963, il film nasce nel clima di ottimismo ed euforia del cosiddetto miracolo economico italiano, quando il produttore Goffredo Lombardo immagina di poter tentare l’assalto al cielo sfidando le grandi produzioni hollywoodiane. Ci riuscirà, a prezzo però del fallimento della Titanus. Si può dire che Il gattopardo sia un’antologia di scene, dalla recita del rosario nella casa del principe fino al gran ballo finale, vero film nel film, attraverso il quale l’aristocrazia festeggia lo scampato pericolo rivoluzionario. Piero Spila sembra quasi voler invitare i suoi lettori a rivedere o vedere per la prima volta il film concentrandosi sulla sua magnificenza e modernità, scoprendo come sia ancora capace di suscitare emozioni e sorprese.
Giornalista e critico cinematografico, Piero Spila è attualmente Vice Presidente del Sindacato Critici Cinematografici Italiani (Sncci) e Condirettore della rivista trimestrale Cinecritica, è autore di numerose monografie sul mondo del cinema. Libri al Miac è curato dal comitato scientifico del Museo: il giornalista e critico cinematografico Oscar Iarussi, il regista e direttore della redazione dell’Archivio Luce Roland Sejko, lo scrittore e giornalista Andrea Di Consoli.