27 Gennaio 2022
Bosnia Express nei cinema
Continua il tour in sala con una serie di proiezioni-evento dal 1 febbraio il film diretto da Massimo D’orzi che racconta una guerra vicinissima a noi rapidamente relegata a fatto storico passato
Dopo la presentazione al Trieste Film Festival, arriva nei cinema dal 1 febbraio con Luce Cinecittà, Bosnia Express, il film diretto da Massimo D’orzi, prodotto da Loups Garoux e Il Gigante in associazione con Luce-Cinecittà, che, a trent’anni dall’inizio delle guerre nella ex-Jugoslavia, restituisce con testimonianze visive cariche di forza poetica, storie, luoghi, voci, tragedie e rinascite di terre che hanno visto e vissuto il più recente grave fatto di armi del nostro continente. Quella guerra vicinissima a noi e che rapidamente è stata relegata a fatto storico passato, mentre è anche da quei fatti e quelle storie che nasce l’Europa che vorremmo unita, e che per le stesse ragioni che causarono la guerra troviamo spesso divisa.
Già presentato e applaudito al Festival Visioni dal Mondo di Milano, il documentario inizia simbolicamente da Trieste e dal suo Festival un tour nelle sale italiane che arriva a Torino il 1 febbraio, e tocca con proiezioni evento e teniture, tra l’altro, Roma, Milano, Firenze, Pisa, Bologna, Bari e altre città italiane.
Avidità di potere, fanatismi religiosi, volontà politiche travestite da valori e tradizioni, sono raccontati nel film, ma non direttamente e cronachisticamente. Al centro del film sta invece la vita dove pareva non ci fosse più che morte: protagoniste sono le donne, le prime vittime dei conflitti, qui invece al centro di espressioni vitali, artistiche; di tante musiche, canti, danze, teatro, immagini di cinema. Nessuna guerra ha un volto di donna ci dice il film, mentre assistiamo a una vita che riprende piano, con sofferenza e dignità, il suo posto in città che si chiamano Sarajevo, Srebrenica, Mostar, e quasi come sottofondo ci arrivano i nomi di fuoco di Milosevic, Mladic, Tudjman… E ancora dalla voce delle immagini sappiamo che la vera immagine di una guerra, quella che più ferisce, non è la morte, ma la vita. Bosnia Express ce lo conferma appieno, quando vediamo volti magnifici di donne unite in un coro presso la stazione di Tuzla, giovani ballerine classiche, gruppi punk-rock che cantano un’indipendenza su paesaggi meravigliosi che la Storia ha voluto far crollare. Il film indaga sotterraneamente le cause, e la sua più profonda denuncia è che in questi luoghi non smette di brillare un’inesausta bellezza.
Il trailer:
Le prossime proiezioni: