Distribuzione

21 Marzo 2022

Bosnia Express, proiezione speciale a Napoli

Lunedì 21 marzo (ore 20:00) al Cinema Filangieri​ il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi incontra la Sindaca di Sarajevo Benjamina Karic per un importante segnale di pace​​

A grande richiesta dopo una prima sold out  nella storica sala del cinema Filangieri di Napoli torna Bosnia Express, il film diretto da Massimo D’orzi distribuito da Luce-Cinecittà, prodotto da  Marta Bifano e Francesca Pedrazza Gorlero per Loups Garouxe Il Gigante, che a trent’anni dall’inizio delle guerre nella ex-Jugoslaviarestituisce con testimonianze visive cariche di forza poetica, storie, luoghi, voci, tragedie e rinascite di terre che hanno vissutoil più grave fatto di armi  recente del nostro continente. 

Quella guerra vicinissima a noi e che rapidamente è stata relegata a fatto storico passato, mentre è anche da quei fatti e quelle storie che nasce l’Europa che vorremmo unita, e che per le stesse ragioni che causarono la guerra troviamo oggi di terribile attualità. Già presentato e applaudito al Trieste Film Festival e al Festival Visioni dal Mondo di Milano, il documentario ha iniziato un tour nelle sale italiane il 1⁰ Febbraio, riscuotendo sinora un’ottima attenzione di pubblico, nonostante il periodo di incertezza.La presentazione, al Cinema Filangieri lunedì 21 marzo alle 20.00, vede il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, insieme all’Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità Emanuela Ferrante, dare il benvenuto alla Sindaca di Sarajevo Benjamina Karic in collegamento, con la Produttrice Marta Bifano e il regista Massimo D’orzi, tutti per testimoniare la Pace,  e per raccontare le tante storie e risvolti di un reportage poetico che ha l’urgenza della memoria e della bellezza e ora più che mai attuale.

Avidità di potere, fanatismi religiosi, volontà politiche travestite da valori e tradizioni, sono raccontati nel film, ma non direttamente e cronachisticamente.Al centro del film sta invece la vita dove pareva non ci fosse più che morte: protagoniste sono le donne, le prime vittime dei conflitti, qui invece al centro di espressioni vitali, artistiche; di tante musiche, canti, danze, teatro, immagini di cinema.Nessuna guerra ha un volto di donnaci dice il film, mentre assistiamo a una vita che riprende piano, con sofferenza e dignità, il suo posto in città che si chiamano Sarajevo, Srebrenica, Mostar, e quasi come sottofondo ci arrivano i nomi di fuoco di Milosevic, Mladic, Tudjman… E ancora dalla voce delle immagini sappiamo che la vera immagine di una guerra, quella che più ferisce, non è la morte, ma la vita.

Bosnia Express ce lo conferma appieno, quando vediamo volti magnifici di donne unite in un coro presso la stazione di Tuzla, giovani ballerine classiche, gruppi punk-rock che cantano un’indipendenza su paesaggi meravigliosi che la Storia ha voluto far crollare. Il film indaga sotterraneamente le cause, e la sua più profonda denuncia è che in questi luoghi non smette di brillare un’inesausta bellezza.


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