24 Maggio 2022
Pasolini e il cinema. Calopresti: “Pasolini ti pone sull’abisso del controllo del racconto”
Speciale panel de “Gli incontri di 8½” dedicato all’intellettuale, poeta e regista Pier Paolo Pasolini, nel centenario dalla sua nascita. Ospiti Mimmo Calopresti e Walter Siti; modera Gianni Canova
A Cannes nello spazio dell’Italian Pavilion un panel speciale, Pasolini e il cinema, dedicato all’intellettuale, poeta, regista Pier Paolo Pasolini, nel centenario dalla sua nascita (5 marzo 1922). Un approfondimento cominciato nel numero di maggio della rivista bimestrale 8 ½ – Numeri, Visioni e Prospettive del Cinema Italiano, edita da Cinecittà,
Un profilo umano e artistico nobile, il Pier Paolo Pasolini – poeta, intellettuale, regista – che da tempo osserva e ci restituisce Walter Siti, fine interprete dell’opera pasoliniana che, dopo essere intervento sulle pagine della rivista , ha partecipato all’incontro a Cannes, partendo dalla cosa che più lo colpisce, la sua “incredibile capacità di scrittura” al di sopra di tutte le Arti, perché parliamo di un uomo che “a 25 anni stila un progetto preciso sulle sue opere complete”.
Nel panel, a celebrare Pasolini nell’anno del centenario dalla nascita, anche il regista Mimmo Calopresti, già autore del film Come si fa a non amare Pier Paolo Pasolini – Autore per un film sull’immondezza (2005).
L’incontro, moderato dal direttore editoriale della rivista, Gianni Canova, è stato aperto dalle parole della presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, la quale, introducendo gli ospiti sul palco, ha ringraziato Annalisa De Simone, consigliere d’amministrazione di Cinecittà, che ha coordinato l’evento.
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Calopresti: “Pasolini ti pone sull’abisso del controllo del racconto”