12 Giugno 2023
‘Bellezza, addio’ a Pesaro
Il ritratto di Dario Bellezza, uno dei più originali poeti italiani del Novecento, e di una stagione culturale irripetibile in prima mondiale al Pesaro Film Festival
Il ritratto di Dario Bellezza, uno dei più originali poeti italiani del Novecento, e di una stagione culturale irripetibile, Bellezza, addio, il nuovo film documentario di Carmen Giardina e Massimiliano Palmese prodotto da Zivago Film e Luce Cinecittà, in anteprima mondiale il 20 giugno alla 59ma Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro, appuntamento storico per il cinema d’autore, dove la coppia di registi ha trionfato nel 2020 con ‘Il caso Braibanti’, film che ha poi ottenuto una messe di riconoscimenti.
A che serve un poeta? La domanda posta oggi con il trionfo di immagini a consumo di like e condivisioni può apparire desolante. Oppure far constatare che non sono questi tempi per sentimenti poetici. Oppure, che non c’è mai stato tanto bisogno di poesia come oggi. È questo il sentimento che desta Bellezza, addio dedicato a uno dei più grandi poeti italiani del XX secolo, Dario Bellezza.
Bellezza, addio racconta l’intero arco temporale (1944-1996) fulminante di una vita troppo breve, in cui sta condensata una costellazione tra le massime della cultura italiana, e non solo, del ‘900.‘Miglior poeta della nuova generazione’ lo consacra da giovanissimo Pier Paolo Pasolini, con cui instaura un sodalizio fedele. ‘Rimbaud di Monteverde’ una definizione della misura del suo talento (e di una passione per il genio francese che Bellezza tradusse con felicità). Il ragazzo che riesce a tessere fraterne amicizie con tre ‘madri’ diverse, tra le massime autrici del secolo: Amelia Rosselli, Elsa Morante, Anna Maria Ortese. Il poeta che ad appena 28 anni con ‘Lettere da Sodoma’ dona alla narrativa italiana il primo racconto esplicito dell’amore omosessuale, liberando un mondo di lettori. L’uomo irriverente, pudico, appartato e in grado di farsi personaggio televisivo, meditativo e vitalissimo in un’epica di notti romane, simbolo spontaneo delle lotte per la libertà sessuale, e con la stessa traumatica fine per AIDS, capace di mostrare tutte le arretratezze di un paese bigotto, e superarle di slancio con la sua passione, ironia, amore.
Attraverso le testimonianze di grandi intellettuali e compagni di strada, come i poeti Renzo Paris e Elio Pecora, il critico Franco Cordelli, Barbara Alberti, Ninetto Davoli, Nichi Vendola e molti altri; l’archivio personale del poeta sfogliato in pagine inedite dal collezionista Giuseppe Garrera; repertori filmici eccezionali; e non ultimo un accompagnamento musicale di due maestri della colonna sonora come Pivio e Aldo De Scalzi, Bellezza, addio è il ritratto commosso e appassionante di un uomo unico e di una passione. E attraverso lui, il racconto di diverse storie d’Italia, in passaggi cruciali, sconfitte, oblii e trionfi. Infine una biografia speciale di quei cittadini che sono i lettori di libri. Da cui si comprende che forse a questo serve un poeta: a cambiare la società, toccando e cambiando loro, quelli che leggono.