6 Novembre 2024
‘Real’ di Adele Tulli nei cinema dal 14 novembre
Un viaggio nella nostra fantascientifica realtà di tutti i giorni: come ci si sente a essere umani nell'era digitale
Arriva nei cinema dopo l’acclamata prima mondiale all’ultimo Festival di Locarno, e il Premio della Giuria al Festival del Film di Villa Medici dedicato al rapporto tra cinema e arti contemporanee, REAL, il nuovo film di Adele Tulli.
Dopo la rivelazione della sua opera prima Normal (Berlinale, Menzione opera prima ai Nastri d’argento, acclamato in numerosi festival esteri) Real sbarca sugli schermi dal 14 novembre, distribuito da Luce Cinecittà. Il film è prodotto da Pepito Produzioni e FilmAffair con Rai Cinema e Luce Cinecittà, in collaborazione con Les Films d’Ici. La distribuzione internazionale è affidata a Intramovies.
Adele Tulli scrive e dirige un nuovo viaggio visionario, poetico e sorprendente dentro un mondo in cui siamo quotidianamente immersi, divenuto talmente abituale da non farci rendere conto quanto sia sconosciuto ed estraniante: il mondo digitale.
Una realtà che ha rivoluzionato le vite di tutti, e che il documentario indaga con le stesse lenti tecnologiche, creative e relazionali con cui è strutturata. Una mappa documentata e senza preconcetti che ci mostra con sguardo inedito e curioso un territorio ineffabile, alieno e insieme familiare.
REAL, scritto e diretto da Adele Tulli, vede la fotografia di Clarissa Cappellani e Francesca Zonars, il montaggio di Ilaria Fraioli, Adele Tulli, le musiche originali di Andrea Koch, la produzione creativa di Laura Romano.
È prodotto da Agostino Saccà per Pepito Produzioni, Valeria Adilardi, Luca Ricciardi, Laura Romano, Mauro Vicentini per FilmAffair in collaborazione con Charlotte Uzu di Les Films d’Ici.
Real, il trailer:
S I N O S S I
reale [dal lat. mediev. realis, der. di res «cosa»] – 1. Che è, che esiste veramente, effettivamente e concretamente.
La nostra concezione comune di “realtà” era fatta di oggetti tangibili, di relazioni corporee, di esperienze ed eventi che si svolgevano in spazi fisici, concreti. Recentemente, tuttavia, un implacabile processo di accelerazione digitale ha trasformato profondamente il nostro pianeta, le nostre società e noi stessi: i dispositivi digitali non sono più solamente strumenti che usiamo tutti i giorni, di continuo. I nostri smartphone e computer sono divenuti le porte di accesso a una nuova realtà, un universo aumentato in esponenziale crescita, di cui facciamo esperienza quasi sempre senza contatto fisico. Un mondo digitale che è oggi quello dove trascorriamo la maggior parte del nostro tempo, cercandovi felicità, soddisfazione, rapporti, conoscenza, esperienze. Allora, cosa è oggi ‘reale’?
R E A L è un viaggio filmico, visionario e coinvolgente, dentro al mondo disincarnato della rete, un multiverso digitale parallelo dove ogni cosa esistente è trasformata dalla fisica dell’ossigeno e del carbonio alla logica dei bit.
Un documentario creativo che esplora la trasformazione dell’esperienza umana nell’era digitale, facendo luce sui molti aspetti, a tratti perturbanti, del vivere digitalizzato e iperconnesso: i protagonisti – umani, robotici, virtuali – sono alle prese con relazioni virtuali, lavori digitali, cybersessualità, case e città del futuro, automatizzate e sorvegliate. Raccontano di cultura dell’autorappresentazione, di nuove dipendenze e patologie, di alienazione e isolamento ma anche di identità libere dai confini fisici del corpo.
R E A L ha uno sguardo inedito e sperimentale, utilizzando poeticamente le stesse lenti di accesso ai nuovi territori digitali: visori, webcam, smartphone, camere di sorveglianza, sguardi meccanici e virtuali che raccontano di un nuovo modo di fare esperienza del reale. Senza risposte o giudizi, ma con la curiosità e la freschezza di un occhio atterrato su un nuovo pianeta, R E A L ci porta su una soglia, al di là e al di qua di un confine incerto.
Con un approccio algoritmico e visivamente inedito, un documentario che è un viaggio immersivo nella nostra fantascientifica realtà di tutti i giorni: come ci si sente a essere umani nell’era digitale.