Formazione

18 Maggio 2025

LuceLabCinecittà: laboratorio di scenografia a Gorizia

"Dalla Matita al Ciak” è il percorso formativo articolato in 350 ore che prenderà il via il 6 ottobre e porterà nella Capitale della Cultura 2025 l'eccellenza scenografica degli stabilimenti di Cinecittà.

Un Laboratorio di scenografia d’autore a Gorizia annunciato in occasione del Festival di Cannes da LuceLabCinecittà e ANAC. “Dalla Matita al Ciak” è il percorso formativo articolato in 350 ore che prenderà il via il 6 ottobre e porterà nella Capitale della Cultura 2025 l’eccellenza scenografica degli stabilimenti di Cinecittà.

Il Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni, intervenuto alla presentazione all’Italian Pavilion moderata dal presidente ANAC Francesco Ranieri Martinotti, coordinatore e ideatore del progetto formativo, ha raccontato le origini del progetto: “Nel 2023 ero a Trieste in occasione dell’Audio-Visual Producers Summit. Ci siamo spostati di pochi chilometri e ho scoperto un luogo splendido, abitato da persone piene di energia. Abbiamo iniziato a riflettere su cosa mettere a terra sul territorio. Qualcosa di concreto, costruttivo, che potesse restare nel tempo e lasciare il segno. Perché spesso, quando si parla delle Città della Cultura, si pensa a eventi e grandi programmi, ma alla fine magari si tratta di iniziative estemporanee, che durano un giorno e non lasciano nulla sul territorio. Abbiamo iniziato a chiederci cosa si potesse fare per i ragazzi e per valorizzare ancora di più la forte vocazione internazionale che ha la città e chi la abita.”

Il progetto, che intende aprire una finestra sulle eccellenze del cinema italiano rappresentate da Cinecittà e che rientra tra le attività formative di LuceLabCinecittà, si avvale anche della collaborazione dei principali enti e realtà dell’audiovisivo del territorio, tra cui il Comune di Gorizia, FVG Film Commission / PromoTurismoFVG, Associazione Palazzo del Cinema – Hiša Filma Gorizia, BorGo Cinema, Cross-border Film School, Galaxia, Tesla Production Srl, VIA DELLA CREATIVITÀ.

Chiara Sbarigia, Presidente Cinecittà: “I fondi europei ci hanno dato l’opportunità di realizzare tutti i corsi in forma gratuita, iniziando proprio da scenografia e costume, trucco e parrucco, ovvero da quelle vere e proprie botteghe capaci di trasmettere i saperi artigianali tradizionali. Per noi è fondamentale che tutte le nostre attività formative siano gratuite, perché questo ci consente di selezionare i partecipanti esclusivamente in base al merito”. L’idea di fondo, ha aggiunto, è che Cinecittà sia sì un patrimonio della città di Roma – in quanto si trova all’interno di un perimetro ben definito, ma anche un patrimonio nazionale: “Fin dall’inizio ci siamo posti l’obiettivo di non concentrare tutte le nostre attività di formazione su Roma. Abbiamo infatti lavorato a piani di collaborazione in tutta Italia, con molte realtà d’eccellenza: dal Sud al Nord, con l’Accademia della Scala di Milano, con la Toscana, con l’Accademia Chigiana per la musica, solo per citarne alcune. Per questo abbiamo accolto con grande piacere la proposta di questo laboratorio a Gorizia”.

I docenti saranno otto, selezionati tra noti maestri della scenografia italiana e coordinati dal regista e scenografo Beppe Gaudino, che forniranno a 18 aspiranti scenografi e a due uditori gli strumenti per muovere i primi passi nel mondo del lavoro e collaborare con maggiore competenza alle riprese dei film che sempre più numerosi si girano in Friuli-Venezia Giulia. Il percorso formativo esplorerà le peculiarità del linguaggio visivo del cinema e le complesse tecniche legate alla realizzazione delle scenografie. I partecipanti approfondiranno la progettazione sia sul piano tecnico che artistico, con particolare attenzione all’interazione tra spazio, luce, colore e macchina da presa e al rapporto tra ambientazione originale e ricostruzione.

“Abbiamo pensato di mettere insieme otto professionisti, ognuno con una competenza specifica: pittura del nero, affresco, dipinti su frontali scenici”, ha sottolineato il Direttore artistico Beppe Gaudino. “Molti dei film recenti girati sul territorio hanno richiesto ambientazioni particolari, e spesso sono arrivate maestranze da altre città, come Roma, per realizzarle. Se invece il territorio stesso riuscisse a offrire queste competenze, le produzioni potrebbero attingervi direttamente”.

 


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