Cinecittà

18 Maggio 2025

Variety: Cinecittà vira verso l’era digitale e si prepara per Mel Gibson

La prestigiosa rivista dedica agli Studios di Via Tuscolana un ampio articolo a firma di Nick Vivarelli, resoconto dal panel Global Conversation Summit

“Gli Studios di Cinecittà virano verso l’era digitale con il ledwall e un nuovo soundstage e si preparano a ospitare il sequel di The Passion of the Christ di Mel Gibson”. Con questo titolo, Variety, Bibbia americana dello show business, dedica agli Studios di Via Tuscolana un ampio articolo a firma di Nick Vivarelli.

“Sulle orme dei giorni gloriosi di Hollywood a Roma negli anni ’50 e ’60, l’Italia è ancora una volta un magnete per le produzioni internazionali, specialmente quelle targate Hollywood. L’attrattiva è una combinazione di incentivi fiscali e dei nuovi teatri, oggi all’avanguardia grazie a un processo di ristrutturazione”.

L’articolo è un resoconto del panel che si è tenuto al Variety’s Global Conversation Summit durante il Festival di Cannes.

Nicola Borrelli, dg Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, “ha fornito un dettagliato resoconto del tax credit internazionale, il 40% per film e produzioni televisive. In Italia c’è un tetto di 20 milioni di euro annui per compagnia, ma non per singolo progetto. Ci sono state molte produzioni internazionali che hanno avuto budget più alti grazie alla presenza di diverse società di produzione. E’ un ulteriore vantaggio del sistema italiano. In Italia il 70% del tax credit può essere usato immediatamente, già durante le riprese”.

Francesca Rotondo, Senior Sales Manager di Cinecittà, ha sottolineato che “l’iconica struttura sta per aggiungere cinque nuovi teatri, arrivando da 19 a 24. Questi nuovi teatri garantiranno un aumento del 60% in termini di cubatura. Includono il Teatro 22, che supera i 38.000 mq e che ospiterà a settembre le riprese di The Resurrection of the Christ di Mel Gibson, mentre il Teatro 18 offre il più grande e avanzato ledwall d’Europa”.

Steve Jelley, produttore e CO-CEO del londinese Dimension Studio, ha collaborato con Cinecittà per le produzioni virtuali e ha raccontato come sia arrivato agli Studios con la serie di Roland Emmerich Those About to Die (che è stata girata per il 40% proprio con il ledwall). “Arrivando lì mi sono reso conto di quanto fosse grande il set dell’Antica Roma, che comprende anche il Circo Massimo, e di quanto sia sviluppato il reparto scenografie. La combinazione di questi elementi ha permesso a Emmerich di girare una serie in dieci episodi in sei mesi”.

Tra i film girati di recente a Cinecittà troviamo il thriller di fantascienza americano White Mars, con Luke Newton (Bridgerton) e Lucy Hale (Pretty Little Liars) e un altro film fantascientifico ambientato nell’Antartico ancora senza titolo, entrambi filmati con il ledwall del Teatro 18, come Jelley ha sottolineato non senza orgoglio.


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