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Scherza con i fanti: il ‘Paese Senza’ di Pannone & Sparagna

Passa alle Giornate degli Autori il docu-film di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna, storia sul rapporto tra gli italiani e la guerra, costruita con l’ausilio delle immagini di repertorio dell’Istituto Luce – Cinecittà, che produce e distribuisce. “Come diceva Arbasino – spiega Pannone – il nostro è un ‘Paese Senza’, soprattutto senza una coscienza nazionale, e col costante rischio di rievocare i fantasmi del passato, ma è anche un paese refrattario alla guerra che potrebbe diventare ambasciatore di pace!

 

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‘Bulli e pupe’ al cinema Farnese

Dopo il successo di Nessuno ci può giudicareSteve Della Casa e Chiara Ronchini tornano in sodalizio per raccontare uno spaccato storico del Paese in un intreccio di memoria popolare e colta, di archivio e cinema. Applaudito all’ultimo Torino Film Festival, con un pieno di elogi critici, Bulli e pupe – Storia sentimentale degli anni cinquanta, prodotto da Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con Titanus, è il racconto del Paese dalle macerie del secondo dopoguerra all’alba del 1960 e del boom

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‘Selfie’ film della critica

Il film Selfie di Agostino Ferrente distribuito da Istituto Luce Cinecittà dal 30 maggio è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI, con la seguente motivazione: “Agostino Ferrente torna a Napoli per chiedere a due sedicenni del Rione Traiano di raccontarsi con losmartphone. Ne esce un film che rivoluziona il modo di fare cinema come la nostra immagine dellacittà, intrecciando dubbi, sogni, corpi, sentimenti dei protagonisti alla storia tragica di un loro coetaneoucciso per errore da un carabiniere, con tutta la forza della testimonianza e la contagiosa leggerezza della poesia”.

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Selfie: la voce del rione in sala

Esce il 30 maggio con Istituto Luce Cinecittà, dopo il passaggio a Panorama alla Berlinale e selezionato anche per l’Italian ‘Doc’ Fest di Mosca, il film di Agostino Ferrente dove due ragazzi, amici fraterni, cresciuti nel rione Traiano di Napoli, utilizzano la telecamera del cellulare per autofilmarsi e raccontare il loro punto di vista sulla vita, partendo dalla tragica morte di Davide Bifolco, ucciso da un carabiniere perché scambiato per latitante