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‘Selfie’ film della critica

Il film Selfie di Agostino Ferrente distribuito da Istituto Luce Cinecittà dal 30 maggio è stato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI, con la seguente motivazione: “Agostino Ferrente torna a Napoli per chiedere a due sedicenni del Rione Traiano di raccontarsi con losmartphone. Ne esce un film che rivoluziona il modo di fare cinema come la nostra immagine dellacittà, intrecciando dubbi, sogni, corpi, sentimenti dei protagonisti alla storia tragica di un loro coetaneoucciso per errore da un carabiniere, con tutta la forza della testimonianza e la contagiosa leggerezza della poesia”.

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Selfie: la voce del rione in sala

Esce il 30 maggio con Istituto Luce Cinecittà, dopo il passaggio a Panorama alla Berlinale e selezionato anche per l’Italian ‘Doc’ Fest di Mosca, il film di Agostino Ferrente dove due ragazzi, amici fraterni, cresciuti nel rione Traiano di Napoli, utilizzano la telecamera del cellulare per autofilmarsi e raccontare il loro punto di vista sulla vita, partendo dalla tragica morte di Davide Bifolco, ucciso da un carabiniere perché scambiato per latitante

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‘Arrivederci Saigon’ candidato ai David

Arrivederci Saigon di Wilma Labate è tra le cinquine dei candidati al David di Donatello per la categoria ‘miglior documentario’. Distribuito da Istituto Luce Cinecittà, racconta la storia di cinque ragazze che nel 1968 partono per una tournèe in Estremo Oriente: erano Le Stars, uno dei rari gruppi femminili italiani dell’epoca. In Italia al Box Office ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 17,5 mila euro e 12,9 mila euro nel primo weekend

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Roland Sejko: “Gli yankee alla Grande Guerra, così inventarono la propaganda”

Il nuovo documentario di Roland Sejko, prodotto da Istituto Luce Cinecittà con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale e del Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale, si muove tra lirismo, precisa documentazione storica e grande capacità evocativa, soffermandosi in particolare sull’intervento degli Stati Uniti in Europa. Abbiamo intervistato l’autore

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David: Crazy for Football, miglior documentario

Trionfa ai David di Donatello 2017 nella categoria miglior documentario Crazy for Football, il film sulla terapia col pallone di Volfango De Biasi, distribuito da Luce Cinecittà. “Grazie a tutti, è una gioia e un onore infinito”, commenta il regista. Una pellicola dal tono leggero con protagonisti dodici pazienti psichiatrici che giocano a calcio, uno psichiatra come direttore sportivo, un pugile ex campione del mondo come preparatore atletico. Per scoprire che lo sport può essere terapeutico, a volte anche più di un farmaco

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Nastri Doc: menzioni speciali per De Biasi, Munzi e Santarelli

Crazy for Football di Volfango De Biasi, Dustur di Marco Santarelli e Assalto al cielo di Francesco Munzi sono i documentari targati Luce Cinecittà che hanno ricevuto la Menzione speciale dei Nastri d’argento 2017. E altri titoli sempre di Luce Cinecittà figurano nelle cinquine finaliste dei tre Nastri per i migliori documentari dell’anno: Le scandalose, Naples ’44, Acqua e zucchero: Carlo Di Palma, i colori della vitaBozzetto non troppo e Cinque mondi 

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Fuocoammare a Los Angeles: “L’emozione è a Lampedusa, non qui”

Gianfranco Rosi e Pietro Bartolo incontrano la stampa italiana in un hotel di Beverly Hills. E’ l’occasione per il resoconto di un viaggio emozionante che, dalla Porta d’Europa alla Notte delle stelle, dimostra al mondo come parlare d’accoglienza in pianeta sempre più diviso. “Mi dicono che ci sono altri bellissimi documentari in cinquina per l’Oscar, e molti parlano di temi forti, di differenze razziali; io non li ho visti, ma mi stringo forte a loro, e spero che questa scelta possa accomunarci sempre tutti in in messaggio comune, che non è solo  il messaggio di Fuocoammare, è il messaggio internazionale della cultura che non può accettare la discriminazione e l’intolleranza”, dice il medico lampedusano  

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Nastri d’argento: i documentari finalisti

Sono 15 i titoli targati Luce Cinecittà che concorrono al Nastro d’Argento DOC 2017 e ai due Nastri per il miglior documentario sul cinema e lo spettacolo e per il miglior docufilm: Assalto al cielo, Crazy for Football, Dustur, L’attesa, Lascia stare i santi, Le scandalose, L’ultima spiaggia, L’uomo che non cambiò la storia, Nessuno mi troverà, Napoli ’44, Acqua e zucchero: Carlo Di Palma, i colori della vita, Bozzetto non troppo, Cinque mondi, Nessuno ci può giudicare e Perché sono un genio! Lorenza Mazzetti 

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Academy: Fuocoammare nella cinquina documentari

Il film di Gianfranco Rosi è nella cinquina dei candidati in gara per l’Oscar al Miglior documentario. Per Istituto Luce Cinecittà, “è un giorno di festa, da ricordare nel tempo, noi che del tempo e della memoria facciamo un lavoro di tutti i giorni, con uno dei più grandi archivi di immagini d’Europa, con i film, con i nostri documentari. La candidatura nella cinquina degli Oscar per Fuocoammare di Gianfranco Rosi è un riconoscimento meraviglioso fatto a questo lavoro”