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Roland Sejko: “Gli yankee alla Grande Guerra, così inventarono la propaganda”

Il nuovo documentario di Roland Sejko, prodotto da Istituto Luce Cinecittà con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Struttura di Missione per gli anniversari di interesse nazionale e del Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale, si muove tra lirismo, precisa documentazione storica e grande capacità evocativa, soffermandosi in particolare sull’intervento degli Stati Uniti in Europa. Abbiamo intervistato l’autore

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David: Crazy for Football, miglior documentario

Trionfa ai David di Donatello 2017 nella categoria miglior documentario Crazy for Football, il film sulla terapia col pallone di Volfango De Biasi, distribuito da Luce Cinecittà. “Grazie a tutti, è una gioia e un onore infinito”, commenta il regista. Una pellicola dal tono leggero con protagonisti dodici pazienti psichiatrici che giocano a calcio, uno psichiatra come direttore sportivo, un pugile ex campione del mondo come preparatore atletico. Per scoprire che lo sport può essere terapeutico, a volte anche più di un farmaco

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Nastri Doc: menzioni speciali per De Biasi, Munzi e Santarelli

Crazy for Football di Volfango De Biasi, Dustur di Marco Santarelli e Assalto al cielo di Francesco Munzi sono i documentari targati Luce Cinecittà che hanno ricevuto la Menzione speciale dei Nastri d’argento 2017. E altri titoli sempre di Luce Cinecittà figurano nelle cinquine finaliste dei tre Nastri per i migliori documentari dell’anno: Le scandalose, Naples ’44, Acqua e zucchero: Carlo Di Palma, i colori della vitaBozzetto non troppo e Cinque mondi 

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Fuocoammare a Los Angeles: “L’emozione è a Lampedusa, non qui”

Gianfranco Rosi e Pietro Bartolo incontrano la stampa italiana in un hotel di Beverly Hills. E’ l’occasione per il resoconto di un viaggio emozionante che, dalla Porta d’Europa alla Notte delle stelle, dimostra al mondo come parlare d’accoglienza in pianeta sempre più diviso. “Mi dicono che ci sono altri bellissimi documentari in cinquina per l’Oscar, e molti parlano di temi forti, di differenze razziali; io non li ho visti, ma mi stringo forte a loro, e spero che questa scelta possa accomunarci sempre tutti in in messaggio comune, che non è solo  il messaggio di Fuocoammare, è il messaggio internazionale della cultura che non può accettare la discriminazione e l’intolleranza”, dice il medico lampedusano  

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Nastri d’argento: i documentari finalisti

Sono 15 i titoli targati Luce Cinecittà che concorrono al Nastro d’Argento DOC 2017 e ai due Nastri per il miglior documentario sul cinema e lo spettacolo e per il miglior docufilm: Assalto al cielo, Crazy for Football, Dustur, L’attesa, Lascia stare i santi, Le scandalose, L’ultima spiaggia, L’uomo che non cambiò la storia, Nessuno mi troverà, Napoli ’44, Acqua e zucchero: Carlo Di Palma, i colori della vita, Bozzetto non troppo, Cinque mondi, Nessuno ci può giudicare e Perché sono un genio! Lorenza Mazzetti 

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Academy: Fuocoammare nella cinquina documentari

Il film di Gianfranco Rosi è nella cinquina dei candidati in gara per l’Oscar al Miglior documentario. Per Istituto Luce Cinecittà, “è un giorno di festa, da ricordare nel tempo, noi che del tempo e della memoria facciamo un lavoro di tutti i giorni, con uno dei più grandi archivi di immagini d’Europa, con i film, con i nostri documentari. La candidatura nella cinquina degli Oscar per Fuocoammare di Gianfranco Rosi è un riconoscimento meraviglioso fatto a questo lavoro”

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Lascia stare i santi: viaggio musicale nel folklore religioso italiano

Alla Festa del Cinema di Roma, nella sezione Riflessi del MAXXI, viene presentato Lascia Stare i Santi di Gianfranco Pannone e Ambrogio Sparagna, prodotto e distribuito da Istituto Luce Cinecittà. Ritorno al cinema etno-antropologico tradizionale, quello di De Martino e De Seta, viaggio in Italia lungo un secolo nella devozione religiosa popolare. Santi antichi e più recenti, madonne bianche e nere, processioni devozionali… espressioni di un bisogno di sacro in apparenza molto lontano da noi, ma che così lontano non è. Ancora oggi, specie nel Sud Italia, con “isole” anche al Nord, la fede popolare è un fatto concreto, che trova la sua massima espressione nel canto, nella musica

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‘Fuocoammare’ candidato agli Oscar

Fuocoammare di Gianfranco Rosi rappresenterà l’Italia agli Oscar. La commissione di selezione istituita dall’ANICA, su invito della Academy of Motion Picture Arts and Sciences, riunita davanti a un notaio e composta da Nicola Borrelli, Tilde Corsi, Osvaldo De Santis, Piera Detassis, Enrico Magrelli, Francesco Melzi D’Eril, Roberto Sessa, Paolo Sorrentino e Sandro Veronesi ha designato il film, già vincitore dell’Orso d’oro a Berlino, a rappresentare il cinema italiano alla selezione del Premio Oscar per il miglior film in lingua non inglese  

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Quel genio di Lorenza Mazzetti

Una vita che è tutta una personale d’arte quella di Lorenza Mazzetti raccontata nel documentario di Steve Della Casa e Francesco Frisari Perchè Sono un genio! alla Mostra a Venezia Classici e presto in home video con Luce Cinecittà. Nel film, insieme alle sue parole, la partecipazione di amici come Bernardo Bertolucci, Malcolm McDowell e David Grieco, le cui testimonianze scorrono sulle immagini dei suoi film e le animazioni dei suoi quadri     

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Fuocoammare, Gran Premio della Stampa Estera

“Omaggio a un’opera forte che è un grido di rivolta di fronte a una tragedia continua ormai percepita con rassegnazione“. Il premio speciale verrà consegnato durante la cerimonia di premiazione dei Globi d’oro 2016 , di cui sono state anche annunciate le cinquine. Tra gli altri film Luce Cinecittà, nella categoria miglior documentario Alfredo Bini di Simone Isola; Arianna di Carlo Lavagna (miglior opera prima, miglior sceneggiatura e miglior attrice); Bella e perduta di Pietro Marcello (miglior fotografia)

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Renzi: regalerò ‘Fuocoammare’ ai colleghi del Consiglio europeo

Il premier dichiara ai microfoni di Rtl 102.5. di aver “chiesto a Rai Cinema 27 copie di Fuocoammare, che pagherò personalmente, per regalarle al prossimo Consiglio europeo a tutti i colleghi, con due paroline da parte dell’Italia. Il film racconta con poesia l’accoglienza”. Nel frattempo l’Orso d’oro conquistato dal regista Rosi è a Lampedusa portato da Pietro Bartolo, il medico lampedusano uno dei protagonisti del film: “Abbiamo svegliato l’orso dal letargo, magari con questo riconoscimento riusciamo a svegliare anche altre coscienze”