8½: Sono solo canzonette?
Quando e come canta il cinema italiano? Il settimo anno di 8½ si apre con un restyling della copertina e un’inchiesta sull’uso delle hit musicali nella nostra produzione, dai musicarelli a The Young Pope
Quando e come canta il cinema italiano? Il settimo anno di 8½ si apre con un restyling della copertina e un’inchiesta sull’uso delle hit musicali nella nostra produzione, dai musicarelli a The Young Pope
Progetto congiunto dell’area giornalistica e dell’area didattica di Istituto Luce Cinecittà il magazine non vuole solo essere un inedito mezzo divulgativo sulla Settima Arte, ma anche un veicolo di bellezza grazie a copertine firmate da artisti/illustratori di fama. In uscita ogni due mesi, la rivista punta inoltre a coinvolgere attivamente i lettori chiamandoli a scrivere di proprio pugno recensioni e impressioni, oltre che a cimentarsi con quiz e disegni
Come si insegna il cinema negli atenei italiani e con quali risultati? 8½ di dicembre s’interroga su metodologie d’insegnamento ed efficacia nella creazione degli spettatori intervistando docenti e addetti ai lavori. Per Innovazioni l’approfondimento è sull’estetica della GoPro
Dal 5 al 9 dicembre presso il nuovo centro congressi della capitale La Nuvola, uno stand dedicato (G23) e una serie di incontri per presentare il catalogo home video e le ultime novità, tra cui Il mare della nostra storia di Giovanna Gagliardo, Sogni, sesso e cuori infranti di Gianfranco Giagni e Transatlantico Rex – Nave 296 di Maurizio Sciarra
Che posto occupa la religione nel nostro immaginario contemporaneo? È a questo interrogativo che il magazine 8½ dedica la cover del nuovo numero di novembre. Quattro registi affrontano il tema del sacro: Alessandro Aronadio, Paolo Genovese, Gennaro NunzianteeAlice Rohrwacher
Non dire viola – Superstizioni, riti e amuleti del cinema è un libro di Luce Cinecittà dedicato al rapporto tra superstizione e grande schermo. Con la prefazione di Luciano De Crescenzo, la cura di Nicole Bianchi e il contributo storico di Italo Moscati
8½ dedica la cover del nuovo numero di settembre a cromofobia e cromofilia nel nostro cinema. Edito da Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con la DG Cinema del MiBACT e Anica, il bimestrale ripercorre il passaggio dal bianco e nero al colore nella società italiana
Il nuovo numero della rivista 8½ analizza la repulsione del nostro cinema all’idea di raccontare il ceto medio e prova a svelarne i motivi. La sezione Inchieste indaga sui cambiamenti intervenuti nella professione del montatore cinematografico. Ne parlano Valentina Ghilotti, Cecilia Zanuso, Cristiano Travaglioli, Gianni Vezzosi e Andrea Maguolo
Sul numero 38 della rivista Liliana Cavani, Francesco Maselli, Roberto Faenza e Silvano Agosti sull’impatto che il ’68 ebbe sul cinema italiano. Sono anche i 50 anni di Vip, mio fratello superuomo raccontato dal suo creatore Bruno Bozzetto. Il cineturismo è al centro della sezione Inchieste. Giuliano Montaldo interviene sul meccanismo di assegnazione dei David di Donatello
Nel suo stand (Padiglione 2, M 145) Luce-Cinecittà è presente con i nuovi prodotti in dvd e volume, postazioni video, laboratori per tutti i pubblici. Dai 50 anni del ’68 a Pinocchio, dai tesori dell’Archivio Luce on line, ai viaggi di Folco Quilici alle nature fantastiche di Leo Lionni
A Roma lunedì 26 marzo alla Casa del Cinema, Istituto Luce Cinecittà e Cineteca di Bologna, in collaborazione con Casa del Cinema e Cineteca Nazionale, presentano il libro (auto)biografico “Il mio Antonioni”, un inedito “montaggio” di scritti, riflessioni e dichiarazioni del grande regista a cura di Carlo di Carlo
A vent’anni dall’ultimo film italiano che fece gridare allo scandalo, Totò che visse due volte di Ciprì&Maresco, il numero di marzo della rivista s’interroga sul perché in Italia non si facciano più film con l’obiettivo di turbare gli spettatori. Il bimestrale cambia pelle grazie a un restyling grafico che coinvolgerà a breve anche la pagina web dove il blog lascia il posto a un sito semplice e lineare
“Un padiglione immersivo e iridescente che racconta una storia sull’identità italiana”, definisce FRAME lo spazio realizzato da Luce Cinecittà a Cannes che ha reso omaggio al cinema italiano attraverso l’installazione multimediale Lo specchio della nostra natura
Un tema originale per il numero 36 di ‘8 ½ – Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano’, quello di dicembre, alla caccia delle più strane forme di collezionismo, dai fumetti alle vhs, passando per gli autografi
La presenza dei cineblogger sta cambiando la critica italiana? Questa è la domanda che campeggia sulla copertina del numero 35 di 8½ – Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano. Approfondiscono la questione
Il numero di settembre della rivista 8 ½ celebra la ricorrenza chiedendosi dallo strillo in copertina se gli studios sulla Tuscolana dimostrino la loro età. “La storia di Cinecittà è stata un pezzo importante della modernità italiana – dice nell’editoriale il direttore della rivista Gianni Canova – e l’Italia, forse non l’ha capito. Tanto che ci piace affidare al lettore, come possibile chiave di lettura, una semplice domanda: ma il cinema italiano si è meritato Cinecittà?”. E’ il Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini ad aprire le danze con un intervento sul futuro della ‘fabbrica dei sogni’
Un appuntamento al Lido per celebrare, in maniera non del tutto convenzionale, l’anniversario degli studi cinematografici di via Tuscolana, cui il magazine 8½ ha dedicato buona parte del suo ultimo numero, corredandolo anche di un piccolo volume che accoglie le tante, emozionanti, lettere inviate negli anni a Cinecittà, cariche di sogni e aspettative
Presentato alla Mostra del cinema di Venezia, presso l’Italian Pavilion all’Hotel Excelsior, il volume “Cara Cinecittà,” realizzato in occasione degli ottant’anni degli studios di Via Tuscolana dalla rivista 8 1/2
Pubblichiamo un’anticipazione dell’articolo sulla storia di Cinecittà che uscirà prossimamente sul numero di settembre della rivista bimestrale 8½, nell’ambito di uno speciale dedicato agli 80 anni del complesso dei teatri di posa di via Tuscolana: dalla fine della guerra (che lasciò gli stabilimenti cinematografici in condizioni disastrose), alla Hollywood sul Tevere, agli anni di Federico Fellini, che ne fece la sua “casa”
“Lo scorso 26 novembre la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana ha pubblicato il testo della legge 14 novembre 2016 n° 220, intitolata alla Disciplina del cinema e dell’audiovisivo, attesa da due anni e accolta con entusiasmo pressoché unanime dalle diverse categorie interessate”, spiega il direttore Gianni Canova nell’editoriale. E del resto già in Germania e Francia la media literacy è prevista da tempo. Se ne parla attraverso un’indagine con, tra gli altri, interventi approfonditi di Nicola Borrelli, direttore generale cinema MiBACT, Gianluca Giannelli, co-creatore di ‘Alice nella città’ e del critico Paolo Mereghetti
L’Italia rafforza la sua partecipazione in Cineuropa.org, il portale sul cinema europeo, con un accordo stipulato da Istituto Luce Cinecittà e la presenza di nuovi membri nell’assemblea generale e nel consiglio d’amministrazione in ruoli di rilievo. La promozione della cinematografia italiana sarà potenziata attraverso articoli, interviste e focus sul magazine online e uno scambio di contenuti con Cinecittà News e una copertura dei principali festival di cinema del mondo
“Dov’è finito il sesso nel cinema italiano?”. Tutti ne parlano, nessuno lo fa. Questo è lo strillo di copertina che apre il numero 31 di 8 ½ – Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano, la rivista diretta da Gianni Canova e realizzata da Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con ANICA e Direzione Generale Cinema del MiBACT. Scopriamo perché, attraverso interventi di Davide Ferrario, Alberto Crespi, Beatrice Fiorentino, Rocco Moccagatta, Marco Simon Puccioni, Paolo Crepet, Andrea Gropplero di Troppenburg, Luca Mastrantonio, Nuccio Guerino Bovalino, Mariarosa Mancuso, Mario Sesti, e interviste a Paolo Franchi, Adriano Gotti, Luca Guadagnino, Rolando Ravello, Matteo Rovere, Valeria Solarino, Roberta Torre, Enrico Vanzina e Giuliana Gamba
Va alla redazione di Cinecittà News, il web daily ufficiale di Istituto Luce Cinecittà diretto da Giancarlo Di Gregorio, il Premio Lello Bersani 2017, riconoscimento che il Sngci dedica, per il terzo anno, insieme al Busto Arsizio Film Festival guidato da Steve Della Casa, all’informazione sul cinema, nel nome di un autentico ‘pioniere’ del mestiere
Tra il serio e il faceto, nel numero 30 della rivista 8 1/2 (dicembre 2016) lanciamo una nuova provocazione: abbiamo chiesto a una cinquantina tra registi, attori, direttori di festival e critici di confessare un titolo di film “imprescindibile”, italiano e straniero, che non hanno mai visto. Tra gli outing più coraggiosi quello di Alberto Barbera che non ha mai visto C’eravamo tanto amati e di Elio Germano, che ha evitato Titanic