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Cinema italiano e generi: amore o diffidenza?

È dedicato al tema di copertina del numero di settembre della rivista 8½, “Chi ha paura dei generi del cinema italiano”, l’incontro al Lido moderato da Gianni Canova e Laura Delli Colli con ospiti i Manetti Bros e Stefano Mordini. Una tavola rotonda senza pregiudizi per discutere sull’apparente diffidenza dell’industria culturale italiana nei confronti del cinema di genere. “Non è un caso che – sottolinea Canova – ancora oggi non esista una letteratura italiana suddivisa per generi, ma è sempre solo presentata per autori”.

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Online il nuovo periodico DgCinews

In occasione di Venezia 73, Direzione Generale CinemaCinecittàNews lanciano il nuovo periodico di informazione e cultura cinematografica che si trasforma in una testata giornalistica online che offre notizie sui principali appuntamenti che vedono protagonista il cinema italiano; segnalazioni di scadenze riguardanti bandi, concorsi e festival; aggiornamenti puntuali sulle decisioni della DG Cinema e sul sostegno pubblico alle attività cinematografiche e infine una newsletter quindicinale

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Rivista 8½: Italian Porn e legge cinema

“Italian Porn, che ne è del cinema hard nell’era del porno espanso” così s’intitola il numero di maggio della rivista. Cosa vediamo davvero quando guardiamo un corpo che gode, si chiede nell’editoriale di apertura il direttore Canova. La rivista si confronta così con il porno di massa nell’era del web. Il Disegno di legge sul cinema e l’audiovisivo: interventi di Borrelli, Tozzi, Cima, Occhipinti, Bruni, Martinotti, Cuciniello, Ippoliti, Fontana, Follini e de’ Cinque Quintili

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Cosa mangia il cinema?

Un numero dedicato ai legami tra il mondo della buona cucina e quello della settima arte, quello che propone la rivista  attualmente in libreria. “La questione non è tanto come il cinema ha rappresentato il cibo, ma come ha digerito (se l’ha digerito) il mondo”, dice il direttore Gianni Canova. Interviste agli chef più quotati come Alessandro Borghese, Andrea Fusco, Eros Palmirani, al sommelier Marco Sabellico e alla cake-designer Elena Wendy Bosca arricchiscono lo speciale

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Pasolini e noi. Quel cinema inventato giorno per giorno

A 40 anni dalla sua tragica e tuttora non chiarita uccisione, ricordiamo l’intellettuale lucido e profondo, a volte scomodo e provocatorio, che ha segnato la storia culturale del nostro Paese. Attraverso le testimonianze di coloro che l’hanno conosciuto e hanno lavorato con lui sul set, raccolte nello speciale paper “Pasolini e noi“, che la redazione di CinecittàNews aveva realizzato in occasione del trentennale dalla sua scomparsa. Con l’intenzione di riunire intorno a un immaginario tavolo i compagni di viaggio dei suoi film: Avati, Bini, Calopresti, Cosulich, Ferretti, Infascelli, Lizzani, Maraini, Morricone.

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Cinema e radio in 8 1/2 numero 21, disponibile in libreria

Disponibile in libreria il numero 21 di 8 ½ – Numeri, visioni e prospettive del cinema italiano, dedicato ai rapporti tra cinema e radio. Interventi di Rocco Giurato, Alberto Crespi, Franco Dassisti, Barbara Sorrentini, Federico Raponi, Enrico Menduni, Steve Della Casa, e nel giocoso fumetto di due pagine “Celluloide e Transistor”. In Cosa non mi piace del cinema italiano è lo sceneggiatore e regista Francesco Bruni a polemizzare sulla nostra commedia, genere strettamente maschile. Provocatorio il Punto di vista di Gianni Cavina che parla del “culo dell’attore”: “Molti attori non hanno il seno della Cucinotta e della Marini, ma hanno lo stesso culo”

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Esiste in Italia l’industria culturale?

In libreria e sull’App il numero di novembre della rivista che si interroga, tra l’altro, su arte e industria culturale. Cosa intendiamo, in Italia, per arte? Gli opinion leader che scrivono suoi giornali ci mettono Pompei e il Cenacolo vinciano. Gli Uffizi e la Valle dei Templi. La Pietà di Michelangelo e i Bronzi di Riace. I più spregiudicati si spingono fino a citare Il Quarto Stato di Pelizza da Volpedo e magari un quadro di De Chirico. Mai una volta il cinema e più in generale l’universo dei media. Perché?