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Luce Cinecittà: “Edizione memorabile per l’Italia”
Orso d’argento per la sceneggiatura a La paranza dei bambini, Premio Fipresci per Dafne e un’accoglienza positiva per tutti i titoli della selezione italiana alla 69esima Berlinale
Orso d’argento per la sceneggiatura a La paranza dei bambini, Premio Fipresci per Dafne e un’accoglienza positiva per tutti i titoli della selezione italiana alla 69esima Berlinale
Il film di Federico Bondi in sala dal 21 marzo con Luce Cinecittà ha vinto il premio Fipresci per la sezione Panorama alla 69ma Berlinale. “Volevamo fare un film politico e civile – ha detto Bondi – per cui la selezione a Berlino era già una bella conferma. E’ la prima volta che vengo qui, anche come spettatore. Non si tratta di un festival glamour come Cannes o Venezia. Si sente una tensione morale con una partecipazione straordinaria della città. E’ una grandissima soddisfazione”
Tra i 65 film ammessi alla selezione ufficiale ben 16 sono opere prodotte e/o distribuite dall’Istituto Luce Cinecittà. In particolare 10 sono i titoli presenti nella categoria Cinema del reale e 6 quelli presenti nella categoria Cinema e spettacoli. Nastri, premi e menzioni speciali saranno consegnati a Roma il 27 febbraio
Arrivederci Saigon di Wilma Labate e Il club dei 27 di Mateo Zoni, entrambi targati Istituto Luce Cinecittà, sono nella shortlist dei documentari per il David di Donatello insieme a Saigon, Italia di Nanni Moretti e What You Gonna Do When the World’s on Fire? di Roberto Minervini. La commissione sottolinea l’alto livello del documentario italiano contemporaneo. Adesso la scelta della cinquina passa ai giurati dell’Accademia
Due autrici, distribuite da Istituto Luce Cinecittà, presenti alla 75esima Mostra: l’opera prima Zen sul ghiaccio sottile di Margherita Ferri, sviluppato in Biennale College Cinema, e Arrivederci Saigon di Wilma Labate, nella sezione Sconfini – Fuori Concorso. Le donne per le donne: due registe per due storie con protagoniste femminili, tra identità, musica e guerra. Intanto l’Italian Pavillion del Luce omaggia il ’68 e il suo cinema
Premiati con i Nastri d’argento La botta grossa di Sandro Baldoni e La lucida follia di Marco Ferreri di Anselma Dell’Olio. Menzione d’onore a Ermanno Olmi per vedete, sono uno di voi; menzione speciale all’opera prima per Il pugile del duce di Tony Saccucci, e menzioni a Moravia Off di Luca Lancise e Metti una sera a cena con Peppino di Antonio Castaldo. Nastro speciale alla carriera a Luigi Faccini
Quattro titoli Luce Cinecittà tra i riconoscimenti 2018 dedicati dai Giornalisti Cinematografici ai Documentari dell’anno, tra cui una menzione d’onore per Ermanno Olmi, anima, autore e anche suggestiva voce narrante di Vedete sono uno di voi, al quale ha collaborato il giornalista Marco Garzonio
Tra le cinquine dei finalisti dei Nastri d’Argento per i Documentari – dedicati quest’anno a Folco Quilici, grande ricercatore antropologico e cacciatore di storie recentemente scomparso – ci sono quattro film di Istituto Luce Cinecittà: Barbiana ’65 – La lezione di Don Milani di G.A. D’Alessandro e La botta grossa di Sandro Baldoni per la sezione ‘Cinema del reale’, The italian jobs: Paramount Pictures e l’Italia di Marco Spagnoli e La lucida follia di Marco Ferreri di Anselma Dell’Olio per la sezione ‘Cinema, Spettacolo, Arte’
Nella cinquina David Documentari ci son ben 3 titoli distribuiti da Istituto Luce – Cinecittà: Saro di Enrico Maria Artale, La lucida follia di Marco Ferreri di Anselma Dell’Olio e The Italian Jobs: Paramount Pictures e l’Italia di Marco Spagnoli
Sono quindici i film targati Istituto Luce Cinecittà entrati nella selezione per il premio del Sngci che sarà consegnato il 1° marzo. Tra questi Vedete, sono uno di voi di Ermanno Olmi
Due i documentari dell’Istituto Luce Cinecittà alla 74ma Mostra. Il primo è La lucida follia di Marco Ferreri – Dangerous but necessary, nella sezione Venezia Classici – Documentari sul cinema, l’altro, tra le ‘Proiezioni speciali’, è Barbiana ’65 – La lezione di Don Lorenzo Milani
Evento speciale alle Giornate degli Autori di Venezia un sorprendente film inedito e recentemente ritrovato di Ermanno Olmi, Il tentato suicidio nell’adolescenza (T.S. Giovanile). Un documentario del 1968 che racconta i primi pionieristici anni di attività di un reparto psichiatrico d’urgenza del Policlinico di Milano
Nella categoria Miglior Documentario troviamo 60-Ieri Oggi Domani di Treves, Cinque mo(N)di di Soldi, Il pugile del duce di Saccucci, L’uomo che non cambiò la storia di Caria, Via della Conciliazione di Brunetti&Curzi; nella categoria Miglior Opera Prima Le ultime cose di Irene Dionisio. Globo d‘Oro alla Carriera a Dario Argento. Premiazione il 14 giugno a Villa Medici
L’animazione, nelle sue diverse declinazioni, si sta confermando uno dei nuovi luoghi di elezione per il cinema di tutto il mondo per la sperimentazione di linguaggi, narrazioni, ed emozioni per il pubblico, come testimoniano risultati da record nei box office e l’attenzione crescente da parte di festival e premi. E l’Italia, pur lontana da un sistema di produzioni ad alto budget, si sta dimostrando un laboratorio di talenti, energie e storie per un nuovo cinema dagli sviluppi tutti da seguire. Una prova di questo fermento è il piccolo sorprendente film, Lo Steinway, diretto da Massimo Ottoni, giovane regista e animatore classe 1984, una produzione Istituto Luce-Cinecittà con Centro Sperimentale di Cinematografia e il contributo di Film Commission Torino Piemonte, insignito oggi dai Nastri d’Argento del Sindacato Giornalisti Cinematografici con una Menzione Speciale, nella categoria dei corti d’animazione
Lo Steinway di Massimo Ottoni, prodotto da Istituto Luce-Cinecittà con Centro Sperimentale di Cinematografia e il contributo di Film Commission Torino Piemonte, è nella cinquina dei finalisti, nella categoria corti d’animazione, per i Corti d’argento 2017. I Nastri (fiction e animazione) saranno consegnati a Roma alla Casa del Cinema giovedì 20 aprile alle 13,30 insieme all’annuncio del vincitore del Cinemaster di Studio Universal
Naples ’44 di Francesco Patierno Nastro d’Argento per il Miglior Docufilm, Acqua e Zucchero: Carlo Di Palma, i colori della vita di Fariborz Kamkari Nastro d’Argento per il doc su Cinema e Spettacolo, Giorgio Pressburger Nastro alla Carriera, Steve Della Casa Nastro speciale, Franco Mariotti Premio speciale per l”esordio’ e le menzioni per Volfango De Biasi, Francesco Munzi, Marco Santarelli, Mimmo Verdesca
Cinque i titoli Luce Cinecittà candidati ai David di Donatello 2017. A Francesco Patierno, per il suo Naples ’44, la candidatura come Migliore Sceneggiatura Adattata; Roberto De Francesco, Miglior Attore Non Protagonista per Le ultime cose di Irene Dionisio; miglior documentario 60 – Ieri, oggi, domani, di Giorgio Treves, Acqua e zucchero: Carlo Di Palma, i colori della vita, di Fariborz Kamkari e Crazy for football, di Volfango De Biasi
I due documentari italiani targati Istituto Luce Cinecittà sono tra i selezionati per gli European Film Awards, in una lista di 15 partecipanti europei raccomandati per una nomination agli EFA di quest’anno. 10 festival del documentario hanno segnalato ad un comitato un film ciascuno tra quelli presentati in anteprima mondiale in ciascun festival. Fuocoammare, diretto da Gianfranco Rosi, è vincitore dell’Orso d’oro alla scorsa Berlinale. Bella e Perduta di Pietro Marcello ha partecipato invece alla corsa per il Pardo a Locarno 2015
Fuori Concorso Assalto al cielo di Francesco Munzi, mentre a Venezia Classici/Documentari sul cinema partecipano Bozzetto non troppo di Marco Bonfanti e Acqua e zucchero. Carlo Di Palma, i colori della vita di Fariborz Kamkari. Questi i 3 titoli targati Luce Cinecittà alla Mostra veneziana, che s’aggiungono a quelli già annunciati alla SIC (Le ultime cose di Irene Dionisio) e alle Giornate degli autori (Il profumo del tempo delle favole di Mauro Caputo), e ai restauri di Oci Ciornie, La battaglia di Algeri e Profumo di donna
Tra gli eventi speciali delle Giornate degli Autori Il profumo del tempo delle favole di Mauro Caputo, coproduzione tra Vox Produzioni e Istituto Luce Cinecittà che anche lo distribuisce. Il film, tratto dal romanzo “Sulla fede” di Giorgio Pressburger e da lui interpretato, racconta di un uomo alla ricerca dei segni della propria fede tra dubbi e tormenti, che entra nelle pieghe più nascoste della mente umana, scardinando certezze e false ipocrisie.
Ai due titoli targati Istituto Luce Cinecittà, Bella e perduta e Fuocoammare , vanno rispettivamente il Ciak d’Oro Bello&Invisibile e quello per il Miglior montaggio
Un’opera che lega performance sperimentali e Archivio Luce, firmata dalla video-artista Francesca Fini, prodotta in associazione e distribuita da Luce-Cinecittà. Ofelia non annega reinterpreta in chiave surrealista l’icona femminile di Amleto e trae ispirazione dai materiali dell'Archivio del Luce per rileggerli in chiave surrealista e di body art. “La dimostrazione che l'Archivio è malleabile, utilizzabile al di là di quello che si pensa”, dichiara Roberto Cicutto.
Altri due Nastri d’Argento per altrettanti titoli targati Istituto Luce Cinecittà si aggiungono al Nastro speciale a Fuocoammare. Commenta il Presidente e AD Roberto Cicutto: “La società si congratula con gli autori nominati e vincitori ai Nastri d’Argento 2016 per i documentari e ringrazia loro e i produttori della fiducia che hanno riposto in noi. Lo straordinario risultato conferma un ruolo chiave di Istituto Luce nella ideazione e realizzazione di film/documentari che sempre di più e non solo in Italia si stanno imponendo come la grande novità del mondo dell’audiovisivo”
Sono ben sei i titoli Luce Cinecittà nelle cinquine dei finalisti ai Nastri d’Argento. Nella categoria Cinema del Reale Registro di classe di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani. Tra i film dedicati a cinema, spettacoli e cultura La passione e l’utopia di Mario Canale e Alfredo Bini, ospite inatteso di Simone Isola. Tra i DocuFilm Bella e perduta di Pietro Marcello, La nostra quarantena di Peter Marcias e Italian Gangsters di Renato de Maria.
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