Sullo sfondo d’epoca di un vago clima fascista anni ’30, e su quello ambientale d’una Venezia popolana, si svolgono le vicende di tre bande di ragazzi, che si contendono l’acquisto di una vecchia barca, rimessa a nuovo e ritinta in rosso fiammante da Cencio, un loro giovane amico. Per l’acquisto della barca; Cencio esige ben dodicimila “cimbali”, una singolare moneta inventata all’epoca dai ragazzi di Venezia e da tanti altri coetanei di varie città d’Italia, consistente in tappi di bottiglie di birra , gazzosa e aranciata, ben martellati e appiattiti. Sergio, Franco, Romano e Marco hanno faticosamente totalizzato varie migliaia di “cimbali” e li tengono gelosamente custoditi in un'”altana” di casa, in attesa di raggiungere il numero necessario all’acquisto dell’ambita imbarcazione. Ma il misterioso invito a un appuntamento, scagliato in classe da una finestra durante una lezione del prof. Calimani, mediante il collaudato sistema della freccia di carta da quaderno, e firmato MORCA, eccita la fantasia dei ragazzi, che decidono di lanciarsi nell’avventura. Ha inizio un piccolo giallo, che scatena i ragazzi in un’appassionata indagine, come altrettanti detectives. Ma il misterioso MORCA non si presenta all’appuntamento, che si rivela ben presto un espediente per allontanare i ragazzi dall’altana e derubarli del loro tesoro. I ragazzi sono decisi a scoprire l’autore del colpo e ne è coinvolto segretamente anche il professore, incuriosito pure lui circa l’identità del MORCA, pur senza farlo trapelare agli alunni. Chi è il Morca? chi è il ladro? Le piste dell’indagine sono più d’una: il giovane violinista dell’appartamento attiguo? Cobra e il Ragno, capi delle bande rivali? O addirittura uno della loro banda? Mentre le indagini proseguono, Cencio ha venduto la barca e non vuol rivelare il nome del compratore. La pista della barca, seguita con tenace determinazione dai derubati, li condurrà a svelare “il mistero del MORCA”?