È la storia di una povera contadina pazza, sedotta da uno sconosciuto che lei scambia con San Giuseppe in persona. Quando si accorge d’essere incinta, crede di aver concepito per intervento divino e aspetta la nascita del bimbo come un prodigio. La povera donna è esposta alle beffe sacrileghe dei compaesani che organizzano un corteo salmodiante attraverso il paese cantando l’inno della Madonna, mentre la pazza viene ricoperta d’un manto e sul capo le viene messo, a guisa d’aureola, un vecchio arnese sgangherato. Reietta dalla società, la povera donna partorisce in una torre campanaria.