Regia Hady Zaccak, Mao Mao, Arghya Basu

Paese, annoITA, 2012

Formato colore / bianco e nero

Produzione Istituto Luce Cinecitta' - Ass.Cult.Mnemosyne

Uscita 2012-11-09


Diritti Cinecittà Vendite Italia, Vendite estero, Co-produzione

Simona Agnoli

Sales & Business Developement, Films and docs

s.agnoli@cinecitta.it

+39 0672286437

Documentari

L’archivio a Oriente 2

di Hady Zaccak, Mao Mao, Arghya Basu
Vendite Italia
Vendite estero
Co-produzione
Scheda tecnica

Regia Hady Zaccak, Mao Mao, Arghya Basu

Paese, annoITA, 2012

Formato colore / bianco e nero

Produzione Istituto Luce Cinecitta' - Ass.Cult.Mnemosyne

Uscita 2012-11-09

Diritti Cinecittà

Diritti Cinecittà Vendite Italia, Vendite estero, Co-produzione

Simona Agnoli

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THE GOD PARTICLE di Arghya Basu (India) Impegnato a consultare gli Archivi del Luce a Roma, mi è apparso chiaro che il mondo è un regno di rovine. Sono le rovine generate dalla lotta solitaria e dalla perenne sfida della giustizia divina che caccia l’uomo dal Paradiso, facendone per sempre un orfano. Da quel momento, la caduta in disgrazia, la memoria dell’immortalità e del paradiso perduto hanno ossessionato l’uomo nella costruzione del suo sogno di una vita possibile. Ho cercato ancora e mi sono imbattuto nelle immagini di Edda Mussolini a Calcutta alla scoperta di un’India Incredibile fabbricata dalla Corona britannica. Nel quartiere raffigurato in quelle immagini e in quello stesso periodo, il professor Steyen Bose, in collaborazione con Albert Einstein, aveva scoperto una particella subatomica. L’avevano chiamata Bosone. Circa un secolo più tardi, la stessa particella è stata scoperta di nuovo e ha preso il nome di Particella di Dio. Ho visto la mia città rappresentata nelle immagini di repertorio e mi sono chiesto se la fotocamera è in realtà una macchina del tempo che attribuisce un età e appassisce istantaneamente tutto ciò che tocca… HONEYMOON ’58 di Hady Zaccak (Libano) (15′) Il 1958 in Libano è l’anno in cui esplode la rivolta, dopo decenni vissuti in un’enclave di paradiso, immune da guerre e da conflitti. È l’anno della prima guerra civile tra panarabisti e filo occidentali. Prima c’era benessere, pace e tolleranza. Quell’anno due giovani libanesi si sposano e partono per un viaggio di nozze, in Italia. La sposa scrive nel suo diario dell’amore e della guerra e del rientro forzato da un viaggio che tanto avevano sognato. Lo sbarco sulle coste libanesi dei marines della sesta flotta americana fa tacere le armi e la vita riprende. La coppia torna in Italia dopo vent’anni. È il 1975 e le tensioni regionali stanno accendendo di nuovo le ostilità tra le diverse comunità religiose del loro paese. Scrive nel suo diario la sposa, ormai madre: il Libano aveva dimenticato. Così accade ciclicamente. SHANGHAI di Mao Mao (Cina) 1929, a Shanghai, sul baratro della crisi mondiale la città appare affascinante e dinamica, ma dietro l’angolo ci sono profonde trasformazioni che arriveranno nelle decadi che seguiranno. Con un balzo temporale ci troviamo nella stessa Shanghai, oggi. Le nuove geografie della più avveniristica Shanghai sorgono sulle rovine degli antichi quartieri occidentali, dove ancora sono molti quelli che spaesati dalle continue demolizioni intercettano il cambiamento come un segno di crisi del loro mondo. Attraverso le immagini di gente comune e della loro vita, emerge l’idea di una crisi latente che investe una parte della società cinese.