Titolo internazionale Morel's invention

Genere Fantastico

Regia Emidio Greco

Paese, annoITALIA, 1974

Durata 110

Pellicola

Produzione Mount Street Film-Coop E Alga Cinematografica


Diritti Cinecittà Vendite Italia, Vendite estero, Theatrical Italia

Federica Di Biagio

Distribuzione Theatrical Italia

f.dibiagio@cinecitta.it

+39 0672286271

Simona Agnoli

Sales & Business Developement, Films and docs

s.agnoli@cinecitta.it

+39 0672286437

Film

L’invenzione di Morel

di Emidio Greco
Vendite Italia
Vendite estero
Theatrical Italia
Scheda tecnica

Titolo internazionale Morel's invention

Genere Fantastico

Regia Emidio Greco

Paese, annoITALIA, 1974

Durata 110

Pellicola

Produzione Mount Street Film-Coop E Alga Cinematografica

Diritti Cinecittà

Diritti Cinecittà Vendite Italia, Vendite estero, Theatrical Italia

Federica Di Biagio

Distribuzione Theatrical Italia

f.dibiagio@cinecitta.it

+39 0672286271

Simona Agnoli

Sales & Business Developement, Films and docs

s.agnoli@cinecitta.it

+39 0672286437

Ricercato dalla polizia, un naufrago approda su di una spiaggia proprio quando la barca cede e le forze sono agli sgoccioli. L’isola appare deserta; abbandonata è la stravagante architettura nella quale il sopravvissuto si inoltra per cercare cibo più che compagnia. Nei giorni che seguono una bellissima donna lo attira: è Faustine, alla quale si aggiungono uomini e donne pressochè guidati a bacchetta da un vampiresco scienziato, Morel. Il fuggitivo rivolge timide parole alla donna, ma ben presto s’avvede che nessuno lo nota. Mentre le sue angosce kafkiane aumentano, gli elementi chiave appaiono via via più chiari: i personaggi che il naufrago insegue, e con i quali un poco alla volta si mescola, non sono reali. Sono la proiezione completa che Morel è riuscito a registrare con una macchina di sua invenzione, fermando non solo l’immagine o il suono, ma tutto quanto colpisce i sensi umani. Essendo mortali i raggi dell’infernale aggeggio, i protagonisti della settimana di vacanza sono morti e ora, quando i raggi solari mettono in moto il meccanismo, per l’eternità le “buonanime” ripetono gesti, discorsi, balletti scipiti, riti banali da borghesucci disimpegnati. E’ immortalità, questa? No, poichè il sogno di Morel, e cioè di afferrare l’anima umana rinserrata nel contesto del quotidiano, è stato il suo unico errore… Disperato, privo di mezzi per sopravvivere, anche il naufrago cede alla tentazione, forse per rivedere l’enigmatica Faustine, forse per consacrarsi effimeramente al futuro: si mette di fronte al meccanismo di ripresa; poi ci ripensa e lo distrugge; ma è ormai troppo tardi anche per lui, consumato dai velenosi raggi di una tecnica che ha cercato di fare propria dell’uomo l’eternità divina…