Titolo internazionale Fit to be untied
Regia Sandro Petraglia, Marco Bellocchio, Silvano Agosti, Stefano Rulli
Paese, annoITA, 1975
Formato bianco e nero
Produzione 11 Marzo Cinematografic
Uscita 1976-01-13
Diritti Cinecittà Vendite estero
Documentari
Matti da slegare
È l’edizione cinematografica in 35 mm e lunga 135 minuti di una versione originale in 16 mm di circa 200 minuti, divisa in 2 parti (Tre storie e Matti da slegare), intitolata Nessuno o tutti. Produzione: Cooperativa “11 marzo cinematografico” _ Assessorato Sanità della Provincia di Parma _ Regione Emilia Romagna. Girato nel manicomio di Colorno. Distribuzione Italnoleggio. Non ha pretese scientifiche. Non è _ in senso stretto _ nemmeno un’inchiesta, ma piuttosto una testimonianza e una denuncia. La tesi è racchiusa nel titolo: i malati mentali sono persone “legate” in molti modi e per diverse cause. Se si vuole curarli (non guarirli, ma almeno impedire che vengano guastati dai metodi tradizionali) occorre slegarli, liberarli, reinserirli nella comunità. Il film dice che: a) spesso la malattia mentale ha origini sociali, di classe; b) l’irrazionalità degli asociali è una risposta all’irrazionalità della società; c) l’assistenza psichiatrica non è soltanto uno strumento di segregazione e di repressione, ma anche di sottogoverno e di potere economico; d) lo psichiatra è formalmente un uomo di scienza, ma in sostanza un tutore dell’ordine come il poliziotto e il carceriere. Il film conta e vale come atto di amore e di rispetto per l’uomo che, anche quando è “diverso” e malato in modo sconvolgente (catatonici, mongoloidi, paranoici, schizofrenici) è sempre preso sul serio. La finale festa danzante è un grande momento di cinema.