Genere Commedia
Regia Adolfo Lippi
Paese, annoITALIA, 1992
Durata 110
Pellicola Sì
Produzione Ciak Selezione Immagine
Diritti Cinecittà Vendite Italia, Vendite estero, Theatrical Italia
Film
Ottobre rosa all’Arbat
Virna, una bella e ricca signora italiana, ricorda ancora appassionatamente la travolgente, ma breve, storia d’amore, che ha vissuto 20 anni prima, a Verona (quando era una giovane e promettente ballerina), col celebre coreografo russo Boris Baralov, costretto dalle autorità sovietiche a rientrare in patria. Abbandonando allora la danza, Virna ha sposato un ricco uomo d’affari italiano, dal quale ha avuto due figlie. Chiara e Vanessa, ma il matrimonio di comodo è fallito da qualche anno. Adesso la donna, ancora affascinante, si reca a Mosca per ritrovare Boris, e le figlie l’accompagnano. L’incontro fra gli antichi amanti fa subito riaccendere fra loro la passione di allora, e Virna, gelosa della giovane indossatrice Liuba, che è l’amante di Boris, lotta contro di lei con ogni mezzo, facendola andare a Milano per una importante sfilata, e pagando un losco fotografo di origine napoletana, Bobo, perché la riprenda in pose porno, che potranno essere usate per rovinarla. Virna ha presso di sé in Russia un fedele amico, Maurizio, che l’ama in silenzio, e un’amica carissima, Vittoria, che vuole scritturare Boris con un contratto che lo riporterebbe in Italia, dato che oggi egli non può essere trattenuto a forza in patria. Intanto il coreografo, nelle pause del suo lavoro, vive giorni appassionati con Virna, nella sua dacia fra la neve, oppure passeggiando sull’Arbat a Mosca e facendo progetti per la vita in Italia, mentre l’amante gli assicura che Vittoria farà di lui il coreografo più celebre del mondo. Frattanto Vanessa innamorata di Igor, un giovane ballerino, che vorrebbe recarsi in Italia, e Chiara di Lev, un intellettuale, che si occupa di politica, e decide di restare in Russia con lui. Liuba è tornata a Mosca, frequenta di nuovo Boris e fa ingelosire Virna, che spinge il coreografo a decidere la partenza e la firma del contratto con Vittoria. Ma Lev mette in contatto Boris con le autorità russe, che, essendo contrarie al suo espatrio, gli offrono la candidatura al soviet supremo, per lusingarne la vanità. E il coreografo, dopo breve esitazione, accetta. Resterà perciò in patria, e intanto parla con esaltazione della unione di tutti i popoli, che compongono la Russia, nell’unica lingua dell’amore, la lingua russa. Egli è ormai convinto che il destino del suo popolo è più importante del suo. Virna è sconfitta: ha sprecato anni in un sogno vano, e parte, ma spera di ritornare presto a Mosca, per riconquistare sua figlia e Boris. Intanto, però, si lascia consolare da Maurizio.
Cast Tecnico
GIANCARLO FERRANDO FOTOGRAFIA
ROSALIA BELLU MONTAGGIO
GIORGIO PACIOTTI MUSICHE
ADOLFO LIPPI REGISTA
ADOLFO LIPPI SCENEGGIATURA
SONIA MAGGIO SCENEGGIATURA
PIERRE ROMANI SCENEGGIATURA
ADOLFO LIPPI SOGGETTO
SONIA MAGGIO SOGGETTO
PIERRE ROMANI SOGGETTO
Cast Artistico
ROSALIA BELLU MONTAGGIO
GIORGIO PACIOTTI MUSICHE
ADOLFO LIPPI REGISTA
ADOLFO LIPPI SCENEGGIATURA
SONIA MAGGIO SCENEGGIATURA
PIERRE ROMANI SCENEGGIATURA
ADOLFO LIPPI SOGGETTO
SONIA MAGGIO SOGGETTO
PIERRE ROMANI SOGGETTO
CAST ARTISTICO
ANDREI BATASHOV ATTORE
BIRTE BERG ATTORE
VALIA BORISOVA ATTORE
MARILDA DONA’ ATTORE
EMIL EMILOV ATTORE
LAURA FREDDI ATTORE
MARINA LOI ATTORE
MASSIMO MOLEA ATTORE
RENZO RINALDI ATTORE
JOHN SAVAGE ATTORE
STEFANIA STELLA ATTORE