Regia Fabrizio Laurenti, Niccolò Vivarelli

Paese, annoITA, 2017

Formato colore

Produzione Tea Time Film, Wildside, Istituto Luce Cinecitta'

Uscita 2017-12-14


Diritti Cinecittà Vendite Italia, Vendite estero, Co-produzione

Simona Agnoli

Sales & Business Developement, Films and docs

s.agnoli@cinecitta.it

+39 0672286437

Documentari

Piero Vivarelli: Life as a B-Movie

di Fabrizio Laurenti, Niccolò Vivarelli
Vendite Italia
Vendite estero
Co-produzione
Scheda tecnica

Regia Fabrizio Laurenti, Niccolò Vivarelli

Paese, annoITA, 2017

Formato colore

Produzione Tea Time Film, Wildside, Istituto Luce Cinecitta'

Uscita 2017-12-14

Diritti Cinecittà

Diritti Cinecittà Vendite Italia, Vendite estero, Co-produzione

Simona Agnoli

Sales & Business Developement, Films and docs

s.agnoli@cinecitta.it

+39 0672286437

Il 1959 è un anno di rivoluzioni; piccole e grandi. All’inizio di gennaio Fidel Castro entra trionfalmente all’Avana e dà il via alla rivoluzione cubana. A marzo, nei negozi di giocattoli degli Stati Uniti appare una bambola con un costume zebrato, il viso truccato e lunghe gambe sexy su tacchi a punta. Si chiama Barbie e mette in soffitta per sempre il concetto stesso di bambola. A luglio, in Italia, un cantante di origini pugliesi cresciuto nella Milano del Boom, vince il festival della canzone di Ancona. Si chiama Adriano Celentano e canta “Il tuo bacio è come un rock”. Autore del brano che stravolge lo scenario della musica leggera italiana è Piero Vivarelli. Rock, sex and revolution, tre ingredienti essenziali nell’irrequieta vita di Piero Vivarelli. Fin da ragazzo, arruolandosi nei “nuotatori paracadutisti”. Paroliere di canzoni di successo, esperto di Jazz, sceneggiatore di spaghetti-western, regista di musicarelli e inventore del film esotico-erotico italiano, Piero Vivarelli è un personaggio impossibile da rinchiudere in una categoria. Come i suoi film, che attraversano tutti i generi o ne inventano di nuovi: musicale, documentaristico sociale, erotico, esotico, western, politico… Da “I ragazzi del juke-box” o “Urlatori alla sbarra”, sul mondo giovanile che comincia a muoversi a ritmo di rock, al film di attualità politica come “Oggi a Berlino”, a “Django”, che anticipa uno stile di spaghetti-western destinato a far scuola e proseliti dagli anni ’60 fino a Tarantino, Vivarelli cavalca l’onda del nuovo. Dà corpo ai fumetti con Satanik e Mister X e mette in scena la rivoluzione sessuale con “Il Dio serpente”. Un film che genera a sua volta sequel, prequel e un’intera categoria di cinema negli anni ’70: l’erotico-esotico; bestia nera dei censori schierati a baluardo del “comune senso del pudore”. Secondo molti è lui che ha portato il rock in Italia. Sicuramente i suoi “24 mila baci” e “Il tuo bacio è come un rock” traghettano una generazione stufa dei mandolini e dei fiori di Nilla Pizzi in un Italia più vicina al resto d’Europa, o almeno ai giovani del resto d’Europa. I capelloni, versione Vivarelliana dei barbudos di Castro. Nato a Siena all’inizio dell’era del cinema sonoro, diventa adolescente sotto il regime fascista, che vieta il jazz in quanto musica da neri. Lui invece, fascista che stravede per la musica dei neri e non sopporta il sussiego del regime, quando il re scappa e l’Italia si divide in due, aderisce alla Repubblica Sociale, volontario nella Decima Mas, nuotatore paracadutista, appunto. Ha diciassette anni ed è convinto di fare la cosa giusta, per orgoglio, e spirito vitale, come spiega nel libro in cui racconta i suoi complicati anni giovanili. Una parola chiave per raccontare la vita di Piero Vivarelli è “provocazione”, nel senso dadaista di “épater les burgeois”. Ed é anche il titolo di uno dei suoi ultimi lavori, un film erotico con la regina del porno italiano Moana Pozzi. Il suo ultimo progetto, rimasto allo stato di preparazione, avrebbe riunito due delle sue grandi passioni nella vita: erotismo e paracadutismo. Poi la cosa non si è fatta, come tante altre cose nella sua vita. Una vita che è essa stessa un film di genere, un film alla Piero Vivarelli: esagerato, ironico, sensuale, pieno di vitalità e tanta azione. In fondo tutti gli ingredienti che hanno generato, tra gli anni ’60 e i primi anni ’80, il boom del B-movie italiano.


Cast Tecnico

Sceneggiatura Fabrizio Laurenti, Niccolo' Vivarelli