Il trentenne Vincenzo Persico, laureato in lettere, vive con la madre, che con la sua modesta pensione tenta di camuffare la loro indigenza. Anche le ultime lezioni private cessano e forse solo il tipografo Pieralisi, l’anziano amico del padre defunto, potrà fare qualcosa per lui. Il vecchio coinquilino Bartoloni gli confida di non sopportare più la vecchia e grassa moglie tedesca Karline, e chiede addirittura a Vincenzo di eliminargli la moglie offrendogli trenta milioni. Frattanto il tipografo Pieralisi ha assunto il giovane che, con l’anticipo in denaro, regala un televisore alla mamma e riprende il rapporto con l’ex fidanzata Andreina, fino a che la polizia non lo arresta. Karline è morta dopo essere precipitata dal balcone e si ritiene colpevole Vincenzo in quanto in casa di questi ci sono i trenta milioni della donna. Il procuratore elabora un’ipotesi di colpevolezza di Bartoloni, ma Vincenzo inspiegabilmente rifiuta ogni alibi e sembra addirittura contento di starsene in galera, impedendo ulteriori passi nell’idagine. Il giovane del resto ha realizzato il suo sogno di insegnare: ormai i suoi allievi sono un gruppo di immigrati reclusi.