Il film di Pietro Marcello, nelle sale italiane con Luce Cinecittà, ha vinto l’Ingmar Bergman Award al più importante appuntamento cinematografico scandinavo. La giuria ha sottolineato nella motivazione del premio “la splendida visione elegiaca del film, la sua generosità di spirito, la capacità di riaccendere la nostra fede nell’umanità in questi tempi di cinismo e di aggiornare il cinema”
Da febbraio a settembre la rassegna “Cinema nelle biblioteche”, realizzata da ANAC e sostenuta dalla Regione Lazio. In programma Bella e perduta di Pietro Marcello, La bella gente di Ivano De Matteo, Arianna di Carlo Lavagna, Patria di Felice Farina e Il venditore di medicine di Antonio Morabito
Sono ben sei i titoli Luce Cinecittà nelle cinquine dei finalisti ai Nastri d’Argento. Nella categoria Cinema del Reale Registro di classe di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani. Tra i film dedicati a cinema, spettacoli e cultura La passione e l’utopia di Mario Canale e Alfredo Bini, ospite inatteso di Simone Isola. Tra i DocuFilm Bella e perduta di Pietro Marcello, La nostra quarantena di Peter Marcias e Italian Gangsters di Renato de Maria.
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“Il governo modernizza il proprio impegno a favore del cinema italiano e aumenta i finanziamenti del 60%”. Così il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini al termine del Consiglio dei Ministri che ha approvato il Disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica ‘Disciplina del Cinema, dell’Audiovisivo e dello Spettacolo’. “Il ddl – spiega il ministro – prevede la creazione di un fondo completamente autonomo per il sostegno dell’industria cinematografica e audiovisiva. Vengono garantite risorse certe per 400 milioni di euro all’anno (+150 milioni, +60%) e strumenti automatici di finanziamento con forti incentivi per giovani autori e per chi investe in nuove sale e a salvaguardia dei cinema, dei teatri e delle librerie storiche”
Dopo il successo della prima tappa della mostra a Roma (Palazzo Braschi), inaugura a Milano il 10 febbraio presso Forma Meravigli la mostra War is Over!, promossa e organizzata da Istituto Luce-Cinecittà. 140 immagini, anche inedite, e filmati d’epoca per raccontare la Liberazione in Italia attraverso due sguardi diversi. Quello delle fotografie a colori dei Signal Corps dell’esercito americano e quello delle immagini in bianco e nero dei fotografi dell’Istituto Luce. La mostra resterà disponibile fino al 10 aprile
Prosegue con Alaska di Claudio Cupellini il 28 febbraio alla Casa del Cinema di Roma il primo programma di cinema italiano dedicato alle persone sorde. I film sono sottotitolati ed è disponibile il servizio di interpretariato LIS. “Perché anche comunità di pubblico abitualmente escluse dalla fruizione possano apprezzare il lavoro degli autori che oggi danno luce al nostro cinema”, dichiara il direttore della Casa del Cinema Giorgio Gosetti. VIDEO
Roberto Cicutto ricorda il regista quando cominciò le riprese di Che strano chiamarsi Federico: “Forse quello più sorpreso eri proprio tu. Dieci anni che non mettevi piede su un set tuo e per me, i miei collaboratori, ma credo per tutte le maestranze e i lavoratori del Luce e di Cinecittà, è stato un giorno di festa… Non potevi farci regalo più grande. In questi giorni di dolore e affetto, ti immagino come il tuo Federico del film, sgattaiolante fuori dalle celebrazioni. Nessun carabiniere ti inseguirà, ma stai certo che nessuno di noi ti perderà d’occhio”.
Forte presenza del cinema italiano in due tra i più importanti festival europei d’inizio anno, il Festival di Rotterdam (27 gennaio-7 febbraio) e quello di Göteborg in Svezia dal 29 gennaio all’8 febbraio. Il festival olandese presenta per la prima volta in una kermesse internazionale tutti e tre i lungometraggi scritti e diretti da Claudio Caligari: Amore tossico, L’odore della notte e Non essere cattivo, mentre la kermesse svedese propone ben 23 titoli italiani, tra cui Bella e perduta di Pietro Marcello in competizione
In occasione del Giorno della Memoria cinque giorni di proiezioni all’auditorium dell’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi di Roma. Martedì 26 gennaio proiezione e dibattito sul documentario distribuito da Luce Cinecittà La poesia spezzata di Mary Mirka Milo. Il racconto di una delle figure di culto della cultura polacca, Zuzanna Ginczanka, protagonista dei circoli letterari della Varsavia degli Anni ’30, fucilata dai nazisti a soli 27 anni
Dopo la straordinaria accoglienza alla Berlinale aumentano le sale per Fuocoammare di Gianfranco Rosi. Girato a Lampedusa, dove il regista si è trasferito per più di un anno, sul confine più simbolico d’Europa da cui raccontare i diversi destini di chi sull’isola ci abita da sempre e di chi ci arriva per andare altrove.
Atene, Barcellona, Chicago, Istanbul, Sydney, Tokyo. In occasione del Giorno della Memoria il 27 gennaio una serie di proiezioni pubbliche e gratuite del documentario L’orologio di Monaco, distribuito da Luce Cinecittà. Racconto in prima persona del regista, scrittore e drammaturgo Giorgio Pressburger, le cui vicende si intrecciano con la memoria del nostro ‘900 evocandone storie, violenza, arte e passioni. Prevista anche una proiezione all’interno della Casa Circondariale di Viterbo per condividere con i detenuti i valori che questa ricorrenza porta con sé
Al via con Checco Zalone e il suo Quo Vado? l’ottava edizione della manifestazione “De Rome à Paris“, il cinema italiano incontra il cinema francese. Appuntamento parigino nel cuore di Saint Germain (Cinema Arlequin), dal 28 al 31 Gennaio, organizzato dall’Unefa e promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e Istituto Luce Cinecittà. VIDEO
Un numero dedicato ai legami tra il mondo della buona cucina e quello della settima arte, quello che propone la rivista 8½ attualmente in libreria. “La questione non è tanto come il cinema ha rappresentato il cibo, ma come ha digerito (se l’ha digerito) il mondo”, dice il direttore Gianni Canova. Interviste agli chef più quotati come Alessandro Borghese, Andrea Fusco, Eros Palmirani, al sommelier Marco Sabellico e alla cake-designer Elena Wendy Bosca arricchiscono lo speciale
Tra le uscite il film doc Swinging Roma di Andrea Bettinetti, Qualcosa di noi di Wilma Labate, Sul vulcano di Gianfranco Pannone, Triangle di Costanza Quatriglio, L’ultima voce di Enrico Menduni e il cofanetto Il tuo anno, con il meglio degli Anni ’50 e ’60
1.200 km di bellezza è il nuovo documentario di Italo Moscati, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà. Un affresco visivo del nostro Paese, tra bianco & nero e colore in alta definizione. “Ho immaginato il Grand Tour letterario del ‘700-800, rivisitato di immagini attinenti al territorio, all’arte e alla vita quotidiana- racconta il regista. Ma con le emozioni di quei viaggiatori, in modo da non fare una polemica scontata sui mali della bellezza”.
Tre i documentari Luce Cinecittà programmati su Rai Storia durante il periodo natalizio. Per gettare uno sguardo, spesso inedito, su vissuti e protagonisti che hanno fatto la storia del nostro paese. Il “Comandante” Achille Lauro protagonista di Lo sposo di Napoli in onda il 15 dicembre; ‘la voce’ degli italiani, Guido Notari, di L’ultima voce (il 29 dicembre); la follia nelle trincee durante la Grande Guerra raccontata da Scemi di guerra, in programma il 30 dicembre
Il Presidente e AD di Istituto Luce-Cinecittà commenta la vittoria di Paolo Sorrentino agli EFA, e soprattutto le sue dichiarazioni in merito alla mancanza di coraggio del cinema italiano. “Sono fondamentalmente d’accordo con lui – dice Cicutto – Ma non credo che la responsabilità sia maggiormente dei produttori e nemmeno solo della politica che anzi nei tempi recenti sta manifestando un grande interesse e capacità di intervenire in favore del cinema e della cultura in generale. Credo piuttosto ci sia un male profondo che crea inerzia e che è il più difficile da combattere. È l’isolamento in cui tutti i soggetti principali dell’industria audiovisiva continuano a crogiolarsi”
Il ministro Franceschini: “Orgogliosi, è un grande successo per il Paese, la più importante istituzione culturale internazionale ha riconosciuto il ruolo strategico dell’industria culturale del cinema per la vita e l’identità della Capitale”
Un progetto di film per riportare alla luce i fatti inediti avvenuti nel ’43 in Terra di Lavoro. Diretto da Luca Gianfrancesco e presentato all’interno della mostra fotografica “Millenovecento 43-44, Il Sud tra guerra e Resistenza”
Anteprima al festival del documentario Visioni dal Mondo per Registro di classe- libro secondo, prodotto e distribuito da Luce Cinecittà. Secondo capitolo dell’affascinante viaggio di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani nel mondo della scuola primaria in Italia, che giunge fino ai nostri giorni. Un effetto inevitabile rispetto al libro primo, spiega Amelio, è il senso di una ferita aperta e dolorosa. “Siamo arrivati agli anni Duemila e la scuola italiana aspetta ancora una soluzione”
VEDI ANCHE: Registro di classe – libro primo
Il 16 dicembre a Matera, insieme al Creative Europe Desk Media di Bari, una giornata informativa sul bando MEDIA di Europa Creativa “Sviluppo di progetti singoli o catalogo di progetti” per il finanziamento di nuovi progetti di documentario, animazione e fiction. PROGRAMMA e form di registrazione
In anteprima al festival del documentario di Milano Visioni dal Mondo – Immagini dalla Realtà, il nuovo film documentario di Egidio Eronico, Nessuno mi troverà. Tra documentazione e immaginazione, il racconto della sparizione in circostanze misteriose di Ettore Majorana, geniale fisico teorico del ‘900, probabilmente il più noto scomparso della storia dell’Italia contemporanea
Dall’11 al 13 dicembre la prima edizione del Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo – Immagini dalla Realtà. Quattro i titoli Luce Cinecittà: Registro di classe Libro Primo (1900-1960) e l'anteprima di Registro di classe Libro Secondo (1968-2000) di Gianni Amelio e Cecilia Pagliarani, Nessuno mi troverà di Egidio Eronico, Triangle di Costanza Quatriglio
Presentato a Roma da Giuliano Amato il film doc di Beppe Attene, prodotto da Luce Cinecittà, 1945. L’anno che non c’è. Il racconto di un passaggio storico memorabile, con le voci di Massimo Ranieri e Ludovica Sistopaoli
