MIAC

Il MIAC – Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema è un museo multimediale, interattivo e immersivo dedicato all’arte delle immagini in movimento

Con esperienze immersive, installazioni interattive e approfondimenti, vedrai in modo nuovo l’immenso patrimonio audiovisivo italiano e rivivrai le storie che ami fuori dai soliti schermi.

Il percorso del MIAC si sviluppa in 12 ambienti principali su un’area di 1650 metri quadri scanditi in are tematiche. Ogni sala esplora un tema, attraverso i materiali visivi e sonori accompagnati da apparati testuali, e un’installazione immersiva pensata per approfondire la sfera di senso del tema proposto al visitatore.

Anteprima. Spazio di attesa, foyer, dove tra insegne di famose sale cinematografiche, si avvicendano suoni e jingle familiari allo spettatore.

L’emozione dell’immaginario. Proiezioni su schermi di volti di spettatori e decine di frammenti di specchi replicano scene memorabili del nostro cinema. A dire che i film sono lo specchio in cui abbiamo scoperto le nostre emozioni: paura, desiderio, avventura, sogni, speranze…

Attori e attrici. La sala attori e attrici celebra i primi portavoce di un film, di uno show. Un mosaico di sequenze e primi piani ce li restituisce: divi e divine, stelle per ammiratori, premi, festival. Icone irraggiungibili o che talvolta gli italiani hanno preso a modello, estetico e soprattutto sentimentale. Tre spettacolari cornici formate da 100 lampadine li racchiudono come in un unico, prezioso camerino.

Storia. Cinema e TV sono diventati un libro necessario per studiare e capire la nostra storia. Gli schermi di questa sala ne fanno un racconto discronico, un potente zapping sull’identità degli italiani – o il difficile tentativo di averne una.

Lingua. L’audiovisivo come noto è stato un elemento fondamentale nell’unificazione linguistica dell’Italia. Ma una miriade di drammaturgie è basata sui dialetti e regionalismi di un paese unificato e mai troppo unito. La sala inonda di suoni, parole, dialoghi sovrapposti, che si unificano alle scene selezionate su 3 grandi lightbox. L’unione di audio e video restituisce la ricchezza sfavillante del nostro cinema e della nostra lingua.

Potere. Due pareti di cemento alte due metri e mezzo mostrano attraverso archivi e film le rappresentazioni del potere vissuto nel tempo dagli italiani. Volti indelebili e capolavori memorabili. Potere vissuto come prevaricazione, o con ironia resistente. Due nomi su tutti a rappresentarlo: Gian Maria Volonté, e Totò.

Paesaggio, eros, commedia, merce. L’incanto del paesaggio italiano: inimitabile, abusato, immortalato dalle camere. Il frutto e la civiltà di quel paesaggio: il nostro nutrimento. Le immagini del desiderio, velato o esplicitato. Infine un genere principe del nostro cinema, tanto da meritargli una denominazione, ‘commedia all’italiana’. Quattro temi diversi, riprodotti da quattro vasti schermi, in contemporanea. In mezzo uno spettacolare paesaggio lunare, di terra e steli luminosi, che reagisce agli impulsi dei film. Un’esperienza tattile e visiva sorprendente, un invito a uno sguardo differente.

Musica. La colonna sonora della nostra vita. Musiche per film, film musicali – nel paese del melodramma e poi dei musicarelli – dal primo film sonoro La canzone dell’amore del 1930, ai geni italiani della musica per film: Morricone, Rota, Trovajoli, Piovani. Barre luminose disegnano l’accompagnanamento a tempo e tono di questo irresistibile blob sonoro.

Maestri I nomi su cui viaggia il cinema italiano nel mondo. Visti al lavoro, in backstage, pause, e in memorabili premiazioni. Ma maestri sono anche i lavoratori dello spettacolo, le maestranze, che contribuiscono con mestiere e genio alla costruzione delle visioni personali degli autori. Un’architettura brillante di luci e maglie metalliche disegna pilastri e cieli di luci.

Caleidoscopio. Una sala ricoperta di specchi, priva di riferimenti dimensionali, in cui scie luminose dialogano con una colonna video al centro. Una scatola di specchi che crea infinite riflessioni. Il futuro è il modo in cui si guarda a esso.