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30 Maggio 2013

Tutto Pasolini a New York

Istituto Luce Cinecittà, The Museum of Modern Art e il Fondo Pier Paolo Pasolini/Cineteca di Bologna celebrano la figura e l’opera del regista e scrittore con una retrospettiva completa dei suoi lavor

Istituto Luce CinecittàThe Museum of Modern Art e il Fondo Pier Paolo Pasolini-Cineteca di Bologna presentano “Pier Paolo Pasolini”, una retrospettiva completa che celebra la produzione cinematografica del regista, dal 13 dicembre al 5 gennaio 2013 alMoMA di New York. Ad accompagnare l’evento, supportato da Gucci, una serata con letture di brani di Pasolini al MoMA da parte di artisti italiani e americani; performance e istallazioni cinematografiche al MoMA PS1; una tavola rotonda, la presentazione del nuovo libro ‘Pier Paolo Pasolini, il mio cinema’, un seminario e una mostra di disegni e ritratti.

La retrospettiva completa presenta i celebri film di Pasolini in copie nuove, realizzate daIstituto Luce Cinecittà in due anni di lavoro. Alcune sono state recentemente restaurate dalla Cineteca di Bologna. Le opere corrispondono approssimativamente a quattro periodi della vita socialmente e politicamente impegnata dell’artista. Il primo, Il cinema popolare nazionale, comincia con Accattone (1961), che immediatamente segnala Pasolini come regista dal prodigioso talento. A caratterizzare questa fase, che culminerà con Il Vangelo secondo Matteo (1964), lavori come Mamma Roma (1962) e una serie di divertenti film a episodi – tra i quali Uccellacci e uccellini (1966) e La terra vista dalla luna (1966) – che contengono un intenso e onesto ritratto di persone che vivono ai margini della società.

La fase centrale della produzione è spesso definita come quella del cinema impopolare, nella quale le sue critiche graffianti verso la borghesia conducono all’appassionata immediatezza di film come Teorema (1968), Porcile (1969) e una moderna interpretazione di Medea (1969). La trilogia della vita – Il Decameron (1971), I racconti di Canterbury (1972) e Il fiore delle mille e una notte (1974) – girata tra il 1970 e il 1974, è una reinterpretazione di racconti e favole tradizionali che mantengono la loro universalità nonostante la trasposizione in chiave moderna. Come dichiarato dallo stesso Pasolini, la scelta di soffermarsi sul passato è motivata dal fatto che esso riflette il presente più profondamente.

L’ultima fase, spesso definita come L’abiura della trilogia della vita, è rappresentata dall’ultimo disperato film del regista, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975), bloccato per anni dalla censura. Ad affiancare la retrospettiva, una serie di eventi per omaggiare la poliedrica carriera del maestro. Il 12 dicembre a Casa Italiana Zerilli – Marimò – New York University si svolgerà una tavola rotonda sulla sua eredità artistica coordinata da Antonio Monda, mentre il 13 dicembre l’Istituto Italiano di Cultura diretto da Riccardo Viale ospiterà un seminario dal titolo Pasolini: uno scrittore per il nuovo millennio, con un gruppo di esperti moderati da Fabio Finotti, professore ordinario presso la University of Pennsylvania (Philadelphia, USA), e la presentazione del libro ‘Pier Paolo Pasolini, il mio cinema’, un’antologia che include interviste, storie, annotazioni, testi preliminari, soggetti e sceneggiature recuperati dagli archivi di Pasolini, a cura della sua unica erede, Graziella Chiarcossi, con la collaborazione di Roberto Chiesi (Fondo Pasolini – Cineteca di Bologna) e pubblicato da Cineteca di Bologna e Istituto Luce Cinecittà.

Il 14 dicembre, una serata con letture di brani e poesie da parte di famosi attori italiani e americani supervisionata da Dante Ferretti, (che iniziò la sua carriera di scenografo proprio con Pasolini), esalterà il talento del Pasolini saggista, poeta e autore. Dal 15 dicembre, la galleria Location One ospiterà una mostra che metterà insieme oltre 40 disegni e dipinti di Pasolini, raramente esposti prima d’ora, provenienti dal Fondo Pier Paolo Pasolini e custoditi presso l’Archivio Contemporaneo Alessandro Bonsanti del Gabinetto Scientifico Letterario Vieusseux di Firenze. Il 16 dicembre, MoMA PS1 ospiterà un programma di performance di artisti contemporanei ispirate a Pasolini, curata dal direttore Klaus Biesenbach. MoMA PS1 mostrerà inoltre Salò o le 120 giornate di SodomaTeorema Medea attraverso installazioni cinematografiche permanenti durante tutto il corso della retrospettiva. Co-prodotto da The Museum of Modern Art, New York, e Istituto Luce Cinecittà, Roma, l’evento è organizzato da Jytte Jensen, Responsabile della sezione Cinema del MoMA, e da Camilla Cormanni e Paola Ruggiero, Istituto Luce Cinecittà; con Roberto Chiesi, Fondo Pier Paolo Pasolini Cineteca di Bologna; e Graziella Chiarcossi. Presentato in associazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Un ringraziamento speciale all’Istituto Italiano di Cultura di New York.

Foto per concessione del “Fondo Pier Paolo Pasolini“.


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