MIAC

4 Luglio 2023

Il percorso del Miac

Il Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema, dentro gli studi di Cinecittà, è il primo museo multimediale e immersivo interamente dedicato al genere nella Capitale. Fulcro del progetto permanente è un insieme di ampie sale, in uno spazio di 1650 metri quadri, che vivono di video-installazioni, allestite in un gioco di elementi scenografici di potente impatto.

Nel 2019 a Roma, dentro gli Studi di Cinecittà, veniva inaugurato il MIAC – il Museo Italiano dell’Audiovisivo e del Cinema. Il primo museo multimediale e immersivo interamente dedicato al genere nella Capitale. Un progetto voluto e finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, realizzato da Cinecittà, in partnership  con importanti marchi del nostro audiovisivo come Rai Teche e CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia, e in collaborazione con Cineteca di Bologna, AAMOD – Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Museo Nazionale del Cinema di Torino, Fondazione Cineteca Italiana, Cineteca del Friuli, Mediaset, e il Patrocinio di SIAE.

Il Miac prendeva vita dentro al Laboratorio di Sviluppo e Stampa di Cinecittà, da dove per decenni – finché è stata in auge la pellicola e prima del digitale – sono uscite le copie fisiche di migliaia di film, una buona parte della storia del nostro cinema. 

Fulcro del progetto permanente del Museo è un insieme di ampie sale, in uno spazio di 1650 metri quadri, che vivono di video-installazioni, allestite in un gioco di elementi scenografici di potente impatto. Un approccio immersivo e multisensoriale, per raccontare alcuni temi fondamentali, ricorrenti e suggestivi della storia del cinema e dell’audiovisivo italiano, toccando la Radio e la Televisione, dai primi del ‘900 fino a noi. 

I temi sono ampi contenitori tematici: Potere, Musica, Commedia, Lingua, Eros, Maestri, Attori e attrici, che fungono da lemmario per sfogliare l’atlante dello schermo italiano, con un andamento associativo, realizzato per immergere gli spettatori di tutte le età nella grande avventura delle immagini in movimento. Il Miac si presenta ora al pubblico in una nuova prospettiva progettuale non più statica ma dinamica che intende mettere in correlazione, sotto l’egida di Cinecittà, le varie discipline che ne rappresentano il patrimonio culturale.

Mantenendo l’allestimento permanente fatto di videoinstallazioni, il Miac rinnova ora la sua progettualità di nuove acquisizioni che costituirono il patrimonio museale del MIAC, e inserendo la realizzazione di esibizioni, mostre e iniziative realizzate in collaborazione con l’Archivio Luce.

Troviamo così le immagini – in fotografia e video – di una grande artista internazionale come Vanessa Beecroft, e i lavori di un nuovo talento della fotografia come Anna Di Prospero, ma anche elementi di ‘archeologia cinematografica’ come le grandi teste scenografiche de La città delle donne di Federico Fellini, o la meravigliosa slitta, opportunamente restaurata, del Ludwig di Luchino Visconti. O ancora una preziosa raccolta di macchine da presa e moviole d’epoca, parte del patrimonio d’impresa di Cinecittà.


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