25 Gennaio 2024
Il civico giusto. Con l’Archivio Luce per ricordare l’evasione di Pertini e Saragat da Regina Coeli
I materiali dell’Archivio Luce per 'Il civico giusto' sull’evasione nel ’44. La presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia: "Immagini fondamentali per la consapevolezza dei più giovani"
È stato presentato il nuovo capitolo de Il civico giusto, il percorso della memoria immersivo e dall’impronta civica e pedagogica, per onorare quei luoghi della città contrassegnati da atti di particolare eroismo nella lotta al nazifascismo. Un progetto di Roma Best Practices Award – Mamma Roma e i suoi figli migliori, nato da un’idea del coordinatore Paolo Masini, giunto alla 15ma edizione e che produce ogni anno un piccolo documentario realizzato da ragazzi di scuole del territorio grazie alla collaborazione di numerose istituzioni.
Fondamentale l’apporto di Cinecittà e dell’Archivio Luce, che contribuisce con il suo tesoro di filmati e foto alla realizzazione di questi documentari, che diventano strumenti attivi per i ragazzi di racconto e diffusione di cruciali memorie storiche. E il civico giusto di quest’anno è proprio il Carcere di Regina Coeli, dove precisamente 80 anni fa, il 24 gennaio 1944, ebbe luogo un episodio di straordinarie conseguenze e di profondo significato. Una rocambolesca evasione dal penitenziario, e dal braccio controllato dalla Gestapo per i detenuti ritenuti pericolosi e dal quale spesso si finiva condannati a morte, vide protagonista un piccolo gruppo di uomini di cui facevano parte due esponenti della lotta di Liberazione, e della successiva storia politica del paese: Sandro Pertini e Giuseppe Saragat.
Un episodio di rischio e astuzia che vide quindi coinvolti addirittura due futuri Presidenti della Repubblica. Ed è dell’attuale Presidente, Sergio Mattarella, un messaggio letto in apertura della giornata per salutare l’iniziativa. “In occasione dell’ottantesimo anniversario dell’evasione di Sandro Pertini e di Giuseppe Saragat dal carcere di Regina Coeli, desidero unirmi con viva partecipazione al ricordo dei coniugi Marcella Ficca e Alfredo Monaco che, insieme ad altri, resero possibile la loro fuga contribuendo così a porre le basi della libertà dell’intero Paese. Il loro esempio di coraggio e lealtà alla Patria costituisce per la Repubblica motivo di riconoscenza per la prova di dedizione ai valori umani e civili della nostra comunità, posti a fondamento della nostra Costituzione. Ai familiari e a quanti interverranno all’odierna manifestazione mi è grato rivolgere un saluto cordiale”.
Presente all’incontro, moderato dal coordinatore Paolo Masini, il Ministro della Giustizia Carlo Nordio, che in un denso discorso di carattere memoriale ha sottolineato come la vicenda dell’evasione dal carcere di Pertini e Saragat, organizzata minuziosamente da Giuseppe Gracceva e da un illustre predecessore di Nordio e insigne giurista come Giuliano Vassalli, contenga in sé diversi valori della Costituzione, come la coerenza, il coraggio, e non ultimo l’immaginazione, con cui gli evasi riuscirono nell’impresa di ingannare la micidiale macchina di controllo della Gestapo di Kappler.
Un’impresa resa possibile anche grazie al coraggio e alle capacità di Alfredo Monaco, della moglie Marcella Ficca e del capo delle guardie carcerarie di Regina Coeli Ugo Gala. Il coraggio dei coniugi Monaco non si fermò a quell’atto: in quel periodo consentirono a una piccola bimba ebrea di 6 anni di salvarsi dai rastrellamenti e vivere per un periodo insieme a loro.
Presenti all’incontro di svelamento dell’insegna di Civico Giusto e del documentario Maria Grazia Lancellotti, coordinatrice della ricerca storica e della rete nazionale di scuole “Memorie. Una città mille storie”, Elena Grech, Vice capo della rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Giovanni Russo, Capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria, la Direttrice di Regina Coeli Claudia Clementi.
E la Presidente di Cinecittà Chiara Sbarigia, che ha ricordato come “l’Archivio Luce Cinecittà collabora da tanti anni a questo progetto. E credo che l’archivio abbia profondamente questa funzione: quando con gli anni cominciano a mancare fisicamente le persone che portano queste memorie, sono i documenti a consentirci di continuare a scrivere la biografia della nazione”. Prosegue poi Sbarigia osservando “sono questi materiali che permettono ai cittadini, e in questo caso penso soprattutto ai giovani, di ‘farsi la propria idea’ ed essere maggiormente consapevoli. Il Luce ha numerosi progetti rivolti proprio alle scuole e agli studenti, e spero di poter allargare la collaborazione con il Civico giusto”.
La proiezione del nuovo minidoc ha mostrato quindi le preziose immagini dell’Archivio Luce, delle Teche Rai (con brani del documentario di Gianni Bisiach che contiene le interviste a Pertini, Saragat e Vassalli) e di altri fondi, e fatto sentire le voci narranti di Monica Guerritore, coadiuvata da Roberto Ciufoli, attraverso il testo di Maria Grazia Lancellotti, mentre la sigla finale è affidata a Luca Barbarossa con Non tutti gli uomini. Le riprese e il montaggio del filmato sono di Mirko Bertarelli e la colonna sonora del Trio Monti e di Francesca Buszomany.
Dopo la proiezione ha portato il suo ringraziamento Olimpia Monaco, nipote di Alfredo e Marcella Ficca.
Dal 24 gennaio 2024 anche l’edificio di Regina Coeli potrà raccontare la propria storia a chi vorrà ascoltarla attraverso il QR code inciso nella mattonella affissa all’esterno di Via della Lungara 29.
Il minidoc Il civico giusto – Regina Coeli Via della Lungara 29 oltre che dal QR code è disponibile insieme agli altri sul sito www.ilcivicogiusto.com