Studi cinematografici

22 Febbraio 2024

Radio France: “Gli studi di Cinecittà sono in piena rinascita”

"Ciò che attira qui i team di produzione è il misto di tecnologia e artigianato. I falegnami, i pittori, i fabbri e altri professionisti presenti sul sito giovano molto alla sua fama”, sottolinea il lungo reportage andato in onda sulla radio pubblica d’oltralpe.

Dopo le recenti prime pagine del New York Times e di El Pais, gli articoli sul Guardian, il Sunday Times e la Vanguardia e da ultimo, a dicembre scorso, la copertina di Le Monde, anche Radio France ha dedicato un lungo reportage agli studi di via Tuscolana.

“Gli studi di Cinecittà sono in piena rinascita” è il titolo del servizio di Bruno Duvic, corredato dalle interviste all’AD Nicola Maccanico, ai responsabili delle scenografie e delle falegnamerie degli Studi Simona Balducci e Paolo Perugini e al regista Saverio Costanzo.

“In declino dagli anni ’80, oggi gli Studi sfornano produzioni a tutto spiano sia per il cinema che per la tv, grazie al boom delle piattaforme streaming”, racconta il corrispondente dell’emittente in Italia, che sottolinea come “il fior fiore di Hollywood sta tornando a Cinecittà, davanti o dietro la cinepresa”, riferendosi a Anthony Hopkins, Angelina Jolie oppure Adam Driver…

Per Those About to Die, la serie di Roland Emmerich con Anthony Hopkins, “hanno fatto riprese per dieci mesi, il regista era molto veloce”, dice Simona Balducci, responsabile delle scenografie degli Studi. “Avevamo appena costruito un set che già ne serviva un altro per il giorno successivo. “Dopo la pandemia le produzioni hanno capito che era più comodo fare le riprese in un posto solo, spiega. “Hanno riscoperto i vantaggi degli studi.”

“Cinecittà ha una crescita a due cifre nel 2023 e un tasso di occupazione degli studi vicino all’80%” spiega poi l’AD Maccanico, che cita anche l’accordo con Freemantle per l’utilizzo di sei set e i fondi europei ottenuti per costruirne cinque nuovi e rinnovarne altri quattro. “Una nuova età dell’oro, perché nel nostro Paese c’è una fiscalità vantaggiosa, un sistema di credito d’imposta che ci permette di essere concorrenziali sui principali mercati europei e mondiali e poi, soprattutto, c’è stata l’esplosione del mercato audiovisivo.”

La vecchia immagine di Cinecittà sta svanendo, ne è testimone il Teatro 18, studio di punta per le riprese in realtà virtuale” (nella foto in alto), scrive Duvic. “Ma ciò che attira qui i team di produzione è il misto di tecnologia e artigianato. I falegnami, i pittori, i fabbri e altri professionisti presenti sul sito giovano molto alla sua fama”.

“Ciò che fa la differenza di questo posto sono persone come Paolo Perugini, che dirige la falegnameria degli Studi: hanno un know-how molto raro”, racconta il giornalista di Radio France. “Gli artigiani di Cinecittà hanno l’arte di rendere vere le cose finte”, spiega Perugini “Dal 1992, non riesco a contare i film a cui ho partecipato, ho contatti con i più grandi architetti e scenografi dello spettacolo. “Ci sono poche persone che sanno fare il mio lavoro”.

“Il film Finalmente l’alba, che esce nelle sale italiane mercoledì 14 febbraio, è girato principalmente negli studi romani e rende omaggio alla loro storia”, aggiunge Duvic, che nota quanto “per il regista romano doc Saverio Costanzo le comparse siano fondamentali”.

Cinecittà, siamo noi”, afferma Costanzo. “Roma ha un sole particolare e a Cinecittà risplende in maniera unica. “Quando dico ‘Cinecittà, siamo noi’, intendo che siamo stati noi ad aver fatto il cinema italiano con le nostre facce, i nostri corpi. La sovrapposizione di queste facce è come un mosaico che dà l’immagine del paese”.

 

Il servizio integrale di Bruno Duvic è disponibile sul sito web di Radio France, a questo link:

https://www.francetvinfo.fr/culture/cinema/ils-ont-redecouvert-les-avantages-du-studio-a-rome-la-studios-de-cinema-de-la-cinecitta-en-pleine-renaissance_6358042.html


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