La quattordicenne Martina cresce tra le strade di una periferia romana. La ricerca della sua identità procede tra una madre dalla vita disordinata e le cure di un giovane assistente sociale. Di lei è innamorato un ragazzo poco più grande, Sciù. Ma Martina sfugge ai sentimenti, per timidezza, e per reazione alla professione di sua madre, che si prostituisce. I due sono comunque grandi amici e complici in piccoli furti e raggiri. Roba di poco conto, ma entrano nel mirino di una giovane poliziotta, Fiammetta Saracina, che comunque ha conservato uno sguardo umano, sempre in difesa dei minorenni, a costo di esporsi con i superiori. Martina è determinata, strilla a sua madre se non dà da mangiare alla sorellina, è pronta a sparare al padre Alì che le nega la paternità. Ma un giorno la poliziotta chiede a Martina di collaborare contro la sua famiglia. E la bambina ha una sua morale: la famiglia è sacra. A questo punto la poliziotta, insospettabilmente, si trasforma in una macchina da guerra. Un carro armato contro i due ragazzini, pronto soltanto a far rispettare il codice.