Regia Maurizio Carrassi
Paese, annoITA, 2020
Formato colore
Produzione Cinecitta' 100% Come Da Accordo Risoluzione Archivio Orme Sas
Uscita 2020-12-29
Diritti Cinecittà Vendite Italia, Vendite estero
Documentari
Eccetera – Nel mondo di Mario Dondero
La vita professionale e umana di Mario Dondero, considerato il più originale, poliedrico e impegnato fotoreporter della seconda metà del ‘900, dove la fotografia attraverso i rotocalchi arrivava, fino agli anni ‘60, a tirature di venti milioni di copie ed era, insieme al cinema, il mezzo principale dell’informazione attraverso le immagini. Il regista ha incontrato Mario Dondero in più occasioni nel suo ultimo anno di vita tra Fermo, Altidona, Genova e Roma, sia in momenti di conversazione piuttosto informale sia in momenti di lavoro accompagnandolo nell’ultimo reportage sul porto di Genova e in occasione della mostra che lo ha celebrato a Roma alle Terme di Diocleziano nel dicembre del 2014. Di origini genovesi Mario Dondero nasce a Milano il 6 maggio del 1928 e la sua storia s’intreccia con le vicende del nostro Paese. A sedici anni raggiunge una formazione partigiana e con loro entrerà a Milano nell’aprile del ‘45. Quella spinta ideale diventa il rito di passaggio all’età adulta e caratterizzerà tutta la sua vita che, come il titolo dell’ultimo libro, sarà sempre dalla parte dell’uomo. Questo interesse trovò nella fotografia il suo medium dopo una prima esperienza giornalistica a Milano sera. In una città che con determinazione si rialza in piedi e con ferite che cominciano a rimarginarsi, Mario Dondero trova la sua arcadia nel bar Jamaica, a ridosso dell’Accademia di Brera, dove si riuniscono giovani intellettuali e artisti bohemienne creando continui scambi e sodalizi molto fertili. É il periodo della Vita agra di Luciano Bianciardi con cui condivide anche un appartamento, qui incontra molti compagni di strada che resteranno i suoi punti di riferimento, ma uno in particolare sarà particolarmente importante, Ugo Mulas. Con lui comincerà a dedicarsi alla fotografia scoprendo il suo talento alla continua ricerca di occasioni di lavoro tra giornali ed agenzie mantenendo per tutta la sua carriera lo spirito del freelance, spesso in condizioni precarie ma sempre geloso della propria libertà.